I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella terza settimana di ottobre, si sono mostrati in leggero rialzo per il Grana Padano. Poche le variazioni che hanno interessato gli altri prodotti monitorati, ad eccezione dei ribassi osservati per le materie grasse.
Latte
Sostanziale stabilità nella terza settimana di ottobre per i listini del latte spot nazionale, in un contesto di mercato che rimane caratterizzato da forti incertezze rispetto all’evoluzione dello scenario produttivo. Invariato il listino di Milano che si conferma sui 675–685 €/t per un prezzo medio di 680 €/t, massimo storico per la piazza. Seconda settimana consecutiva all’insegna della stabilità per le quotazioni a Verona. Si attesta sul +56% la variazione media su base annua, in discesa dal +63% di inizio ottobre.
Il mercato in questa fase appare stretto, da un lato, dalle criticità sul lato dell’offerta, rappresentate in primis dai costi eccezionali degli input energetici a carico degli allevatori, dall’altro, dal rallentamento della domanda da parte dell’industria di trasformazione.
Per la prima volta dalla terza settimana di gennaio il latte di provenienza estera quotato a Milano torna a segnare variazioni su base settimanale negative, sia il prodotto francese (-0,8%) che tedesco (-0,7%).
Resta invariato anche il latte di origine biologica sulla piazza di Milano (690 €/t), con il divario con le quotazioni del latte spot che si conferma sui 10 €/t (contro i 90 €/t di inizio anno).
Materie grasse
Prezzi in calo nella terza settimana di ottobre per i listini nazionali delle materie grasse, sulla scia della tendenza decisamente ribassista osservata nelle ultime settimane sui principali mercati continentali. A Milano il burro pastorizzato interrompe la fase di stabilità dell’ultimo mese per attestarsi sui 5,20 €/kg, in calo dell'1% su base settimanale. Flessioni settimanali intorno al -1% anche a Mantova e Cremona. Scende al +71% la variazione su base annua contro il +85% della settimana precedente e il +112% di metà settembre.
Accelerano al ribasso i listini continentali del burro, dinamica che potrebbe anticipare ulteriori cali nel mercato nazionale. Il burro di centrifuga di Kempten in Germania perde il 2,3% su base settimanale, dopo il -0,8% della settimana precedente, per attestarsi sui 6,80 €/kg, livello più basso da marzo. In deciso calo anche le quotazioni in Francia (-2,4%) e Olanda (-3,7%). Il Verse Boter olandese, il primo listino a girare al ribasso a inizio ottobre, ha perso oltre sette punti percentuali nello spazio di tre settimane.
In termini di volumi di produzione, sono proseguiti a luglio i miglioramenti produttivi per i principali player continentali, dando continuità alla fase di recupero iniziata a maggio dopo le forti contrazioni dei primi mesi dell’anno. Secondo gli ultimi dati Eurostat, Polonia e Olanda continuano a manifestare robusti segnali di ripresa, mettendo a segno incrementi produttivi intorno al +10% rispetto ai quantitativi prodotti a luglio 2021. Torna il segno “più” per la produzione della Germania, primo Paese in Europa per produzione di burro, che registra a luglio un aumento dei volumi produttivi del +2% su base annua.
Debolezza diffusa in tutto il comparto delle materie grasse, con le quotazioni della crema di latte nazionale e dello zangolato che cedono a Milano il -1% su base settimanale attestandosi, rispettivamente, sui 3,60 €/kg e 5 €/kg.
Grana Padano
Segno positivo per i listini di Grana Padano. Si osservano leggeri rialzi sulle piazze di Mantova e Verona dove i prezzi all’ingrosso di tutte le forme crescono mediamente del +0,5%. Si accentua la crescita su base annua, con un rincaro medio che per tutte le stagionature è del +23,6%.
I prezzi degli stagionati Dop sono sostenuti anche dalle esportazioni che nel mese di luglio segnano un +8,3% rispetto a luglio 2021.
Parmigiano Reggiano
Si confermano invariati i listini del Parmigiano Reggiano, con il prezzo medio delle forme stagionate 12 mesi fermo sui 10,7 €/kg e quello delle forme stagionate 24 mesi sui 12,62 €/kg. La variazione tendenziale media dei prezzi si conferma sul +2,5%.
Settimana di stabilità per i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea: il Cheddar si conferma a 4,82 €/kg mentre il Gouda scende a 5,22 €/kg (-0,4%) e l’Emmental a 6,06 €/kg (-0,8%). In controtendenza l’Edam che sale a 5,31 €/kg (+0,8%).
Pecorino Romano
La terza settimana di ottobre ha visto tornare la stabilità nei listini all’ingrosso del Pecorino Romano stagionato 5 mesi, dopo i rincari delle settimane precedenti. Sulla piazza di Milano la forbice di prezzi si conferma dai 12,75 ai 13,05 €/kg. Ampia la crescita su base annua, pari attualmente ad un +37,6%.
Bovini vivi
Prosegue l’equilibrio nel mercato dei bovini da macello, con le quotazioni che si mantengono sostanzialmente invariate rispetto ai livelli di inizio settembre, dopo i rialzi di agosto. Nel comparto dei vitelloni da macello, i vitelloni Charolaise si confermano a Mantova sopra quota 3,41 €/kg (peso vivo), mentre si registrano isolati rialzi per le razze da incroci nazionali quotate a Modena (+1% su base settimanale per un prezzo medio di 2,99 €/kg peso vivo). Invariati i prezzi di tutti gli altri capi quotati sulle principali piazze di scambio. Su base tendenziale si conferma intorno al +24% la variazione delle quotazioni medie dei vitelloni rispetto a dodici mesi fa.
Stabili per la quinta settimana consecutiva i listini dei vitelli a carne bianca, sia a Mantova che Modena, con la crescita media su base annua delle quotazioni che si mantiene sul +9%.
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