L’ultima settimana di settembre ha visto un diverso andamento dei prezzi dei vari prodotti zootecnici, con un incremento registrato per il Parmigiano Reggiano e per il Grana Padano e una perdita per il latte spot. Il mercato bovino è rimasto stabile.
Latte
Il mercato del latte continua a mostrare segnali di staticità, risentendo, da un lato, di consumi tutt'altro che vivaci e, dall'altro, di una produzione che si conferma in crescita rispetto allo scorso anno, sia nel nostro Paese (+4,1% nei primi sette mesi dell’anno, elaborazione delle Borse Merci nazionali su dati Commissione europea) che nell'Ue-27 (+2%). Sul fronte dei prezzi del latte spot di origine nazionale, l’ultima settimana di settembre ha mostrato un cedimento sia sulla piazza di Lodi che di Verona, dove i valori sono arretrati dell’1,4% rispetto alla settimana precedente, attestandosi rispettivamente sui 340-355 €/t e sui 355-365 €/t (franco arrivo latteria). L’attuale debolezza dei prezzi trova conferma nel confronto con lo scorso anno: i prezzi attuali segnano un ribasso del 24% a Lodi e del 21,7% a Verona. Un calo evidente, più accentuato rispetto alla flessione annua che si registra sulla piazza di Lodi per il latte di provenienza francese (-15,7%) e tedesca (-11,8%).
Burro e crema di latte
Tra le materie grasse, mercato stazionario e prezzi all'ingrosso invariati per il burro. A Milano il burro pastorizzato si è confermato su 1,67 €/kg, rimanendo in leggero calo (-1,8%) rispetto a dodici mesi fa. Stabile rispetto alla penultima settimana di settembre anche il burro prodotto con crema di latte (3,27 €/kg).
Prezzi in calo per la crema di latte, per via di una domanda limitata. Sulla piazza di Milano la crema nazionale è arretrata sui 1,86 €/kg (-1,1% rispetto alla settimana precedente) mentre la crema comunitaria è scesa su 1,82 €/kg (-2,2%).
Parmigiano Reggiano
Tra i formaggi Dop prosegue la risalita dei prezzi all'ingrosso del Parmigiano Reggiano, grazie al buon andamento della domanda. I rialzi continuano ad estendersi a tutte le stagionature. Alla Borsa merci di Parma lo stagionato 24 mesi si è riportato sui 10,25-11,10 €/kg, 0,10 €/kg in più rispetto alla settimana precedente. Il calo rispetto allo scorso anno resta ancora ampio, pari attualmente ad un -16,3%, sebbene nelle ultime settimane stia mostrando segnali di attenuazione.
Grana Padano
L’ultima settimana di settembre ha visto tornare in crescita i prezzi all'ingrosso di tutte le stagionature di Grana Padano. Alla Borsa merci di Mantova lo stagionato 10 mesi si è portato sui 6,30-6,40 €/kg, l’1,2% in più rispetto alla settimana precedente. I prezzi attuali delle stagionature brevi rimangono in netto calo rispetto allo scorso anno (-19,4% per il 10 mesi). Decisamente meno accentuato il ribasso registrato per le stagionature lunghe, pari ad un -2,8% per il 20 mesi.
Bovini vivi
Pochi movimenti nel mercato bovino in chiusura di settembre. Mercato praticamente stazionario per le bovine da latte, i cui prezzi restano però in calo rispetto ad un anno fa. Alla Borsa merci di Mantova, le vacche pezzate nere sono rimaste ferme sui 1.500 €/capo, l’8% in meno rispetto ad un anno fa.
Listini invariati anche per i vitelli baliotti (1,15-1,50 €/kg alla Borsa merci di Modena). Il mercato rimane però pesante, con i prezzi attuali che sono ai minimi degli ultimi 5 anni.
Tra i bovini da macello, pochi movimenti per i prezzi dei vitelloni, con un leggero recupero settimanale sulla piazza di Padova, pari ad un +0,4% per i capi da incroci nazionali e a un +0,2% per i capi di razza Charolaise.
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