I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella terza settimana di gennaio, si sono confermati in diminuzione per il latte spot così come per le materie grasse. Lievi apprezzamenti, invece, sono stati registrati per il Grana Padano e per i vitelloni da macello. Sostanziale stabilità per il Parmigiano Reggiano e per i vitelli a carne bianca.
Latte
La terza settimana di gennaio conferma la tendenza al ribasso per il prezzo del latte spot nazionale iniziata a metà dicembre 2021. A Milano si rileva un prezzo di 0,44 €/kg, con una variazione settimanale negativa del 2,2%. La variazione tendenziale resta importante (+26,3%) ma sensibilmente inferiore rispetto a quella rilevata la settimana scorsa (+34,8%).
In calo anche il latte estero pastorizzato francese e tedesco, in perdita dell’1,1% sulla piazza di Milano. Anche in questo caso la variazione tendenziale è significativa, con il prodotto francese che segna un +27,6%, mentre quello tedesco è cresciuto del +30,7% nell’ultimo anno.
Stabile il listino del latte di origine biologica che si mantiene sui 0,43 €/kg.
Materie grasse
Nella terza settimana di gennaio si rileva un calo dei prezzi per tutto il settore delle materie grasse. Sulla piazza di Milano il burro pastorizzato scende a 4,10 €/kg, perdendo 1,2 punti percentuali dopo alcune settimane di stabilità. Rimane significativo il dato della variazione su base annua, con il prezzo che, nell’arco di dodici mesi, registra un balzo del +148%. In perdita anche lo Zangolato che arriva a 3,90 €/kg.
Nelle principali piazze europee si osserva una fase di relativa stabilità, con il burro tedesco, francese e olandese fermi ancora su un valore medio di 5,90 €/kg. Solo il prodotto olandese segna una leggera crescita dello 0,3%.
Continua la discesa del prezzo della crema di latte nazionale che fa registrare un -2,9% sulla piazza di Milano, con il listino arrivato ora a 2,72 €/kg.
Grana Padano
Nella terza settimana dell’anno inizia a trovare conferme il momento positivo dei listini del Grana Padano, in particolare per le stagionature brevi. A Milano il prezzo del prodotto fresco (60-90 gg di stagionatura) si attesta questa settimana sui 6,10 €/kg, in aumento del +0,8% rispetto alla settimana precedente. In lieve rialzo per la terza settimana consecutiva anche la stagionatura breve di 9 mesi e oltre che fa registrare questa settimana un +0,7%.
Segno “più” anche a Mantova dove la stagionatura di 10 mesi e oltre cresce del +0,7%. Rialzi nell’ordine del +0,7% si registrano anche a Brescia e Cremona.
La tendenza rialzista dei listini del Grana Padano che sta prendendo forma si inserisce in un contesto positivo per i formaggi a livello europeo, con incrementi nell’ordine del +2% rispetto alle quotazioni di fine anno per i principali prodotti, in particolare Edamer e Gouda. Da segnalare, inoltre, la flessione della produzione delle forme di Grana Padano nell’ultimo trimestre del 2021 (-2% rispetto al quarto trimestre 2020 e -3% rispetto al 2019), che potrebbe aver contribuito ad una contrazione delle scorte.
Parmigiano Reggiano
Listini del Parmigiano Reggiano poco mossi nella terza settimana del 2022. A Parma le quotazioni restano invariate sui livelli della settimana precedente per tutte le stagionature, mentre a Reggio Emilia si registrano lievi rialzi generalizzati nell’ordine del +0,3%. A Milano la stagionatura 12 mesi e oltre registra per la terza settimana consecutiva una variazione positiva, questa settimana nell’ordine del +0,2%. Invariati i prezzi delle forme a più lunga stagionatura (18, 24 e 30 mesi).
Dopo mesi di contrazione torna a crescere, seppur lievemente, la variazione media dei listini rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi questa settimana sul +1,5% contro il +1,3% della settimana precedente.
Bovini vivi
Tornano a correre nella terza settimana del 2022 i listini dei bovini da macello. I vitelloni da macello, in particolare, fanno registrare incrementi generalizzati per tutte le razze. A Mantova e Modena le razze francesi aggiungono 3 centesimi rispetto alle quotazioni della scorsa settimana, variazioni che non si registravano da oltre un mese. Stesso andamento per le razze da incroci nazionali quotate a Mantova, mentre a Modena si osservano rialzi più contenuti.
Lato vitelli a carne bianca, non si registrano variazioni di rilievo sulle principali piazze, a conferma della credibilità dell’equilibrio raggiunto tra domanda e offerta. Rimane oltre il +20% la variazione media dei listini rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
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