I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella terza settimana di febbraio, hanno confermato la tendenza al rialzo del latte spot e dei bovini da macello, con nuovi incrementi anche per le materie grasse. Senza grosse variazioni le quotazioni delle due maggiori Dop casearie.
Latte
Nella terza settimana di febbraio si consolida il trend positivo del latte spot di origine nazionale. A Milano le quotazioni si attestano sui 445–465 €/t, per un prezzo medio di 455 €/t, in aumento del +1,1% rispetto alla scorsa settimana. Accelera anche il latte spot nazionale quotato a Verona che avanza del +2,1% contro il +1% messo a segno la scorsa settimana. La domanda sul territorio nazionale si conferma in crescita, a fronte di una disponibilità di latte che rimane scarsa in tutto il continente. A conferma di ciò i listini del latte spot di provenienza estera che questa settimana hanno registrato aumenti di oltre il 3%, sia per il prodotto francese che tedesco. Rispetto ai livelli di un mese fa, l’incremento medio delle quotazioni del latte estero sfiora il +8% sulla piazza di Milano.
Stabile per la quinta settimana consecutiva il prezzo del latte di origine biologica che a Milano resta invariato sui 525–535 €/t.
Materie grasse
Tornano a crescere i listini nazionali delle materie grasse, segnale di una possibile inversione di tendenza in atto. Dopo un inizio d'anno all’insegna della debolezza, il prezzo del burro pastorizzato incrementa su tutte le principali piazze, attestandosi a Milano sui 4,05 €/kg e a Mantova sui 3,90 €/kg, in aumento rispettivamente del +0,8% e +1,3% rispetto alla scorsa settimana. In crescita del +0,8% anche lo zangolato che a Milano si attesta sui 3,85 €/kg.
Sui mercati europei prosegue la fase rialzista del burro di centrifuga di Kempten, in Germania, che registra per la seconda settimana consecutiva un incremento nell’ordine del +0,9%, attestandosi su un prezzo medio di 5,95 €/kg. In crescita del +0,9% anche le quotazioni in Francia, mentre si mantengono stabili in Olanda.
Apprezzamenti anche per la crema di latte nazionale che a Milano cresce del +1,5% per la seconda settimana consecutiva, raggiungendo così i 2,68 €/kg.
Grana Padano
Continua la fase di stabilità per i listini del Grana Padano. La settimana ha mostrato leggeri rialzi soltanto sulla piazza di Verona per i prodotti con meno di venti mesi di stagionatura. Per le forme a più lunga stagionatura si rileva una sostanziale stabilità su tutte le piazze. Negativa, invece, la variazione dei prezzi su base annua che vede il prodotto costare mediamente il 5% in meno.
Nel frattempo prosegue il trend al rialzo per i principali formaggi a livello europeo: in crescita il Gouda e l’Edamer (+2,3%) mentre restano stabili Cheddar ed Emmentaler.
Parmigiano Reggiano
Immobili i prezzi del Parmigiano Reggiano che prosegue in una fase di stasi avviata ormai quattro mesi fa. In questi mesi sulle piazze di Milano, Modena, Parma e Reggio Emilia si sono rilevati solo leggeri e occasionali rialzi che hanno portato i listini ad avere una variazione annuale in crescita del 2%. Leggermente più accentuata la crescita per i prodotti a lunga stagionatura: +4% di media per le forme stagionate oltre i ventiquattro e i trenta mesi.
Bovini vivi
Prosegue il momento positivo dei bovini da macello, con i vitelloni che fanno registrare nuovi record. Rialzi settimanali oltre il +1% si osservano su tutte le principali piazze, sia per le razze francesi che da incroci nazionali, con punte del +2% per i listini dei vitelloni da incroci nazionali quotati a Modena. Le quotazioni, ormai abbondantemente sopra la soglia dei 3 €/kg (peso vivo) specie per le razze francesi, continuano a mantenersi su livelli storicamente elevati.
Lato vitelli a carne bianca, non si interrompe il trend positivo iniziato la scorsa settimana, con rialzi nell’ordine del +0,8% rilevati questa settimana sia a Mantova che Modena. Sfiora il +24% la variazione media delle quotazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
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