Prezzi prodotti zootecnici: marcata diminuzione per le materie grasse

prezzi prodotti zootecnici
I dati di riferimento per i prodotti lattiero-caseari e bovini rilevati dalle Camere di commercio ed elaborati da Borsa merci telematica italiana (Bmti) relativi alla settimana 19-24 aprile 2021

I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci si sono confermati stabili per quanto riguarda il Parmigiano Reggiano. In flessione gli altri prodotti lattiero-caseari.

Latte

Lievi ribassi per i prezzi all’ingrosso del latte che cede mediamente lo 0,3% su base settimanale. È il latte crudo spot il prodotto monitorato che subisce le maggiori contrazioni. La piazza di Brescia fa registrare un ribasso dell’1,5% (315-325 €/t) per il prodotto spot nazionale; ribasso osservabile nella stessa entità anche a Verona (320-330 €/t, -1,5%) ed in misura minore a Milano (315-325 €/t, -0,8%).

Stabile il latte estero, sia di provenienza francese che tedesca, attestatisi rispettivamente sui 325-340 €/t e sui 345-360 €/t e sempre in forte crescita rispetto allo scorso anno.

Tra gli altri prodotti restano fermi anche il latte scremato estero (165-175 €/t sulla piazza di Milano) ed il latte bovino biologico.

Materie grasse

Dopo un mese di sostanziale stabilità nelle quotazioni all’ingrosso del burro e della crema di latte, nella settimana appena conclusa, è stata registrata una contrazione media più marcata (-1,6%) su tutte le piazze di scambio. I prezzi del burro prodotto con crema di latte cedono a Milano poco meno dell’1% su base settimanale e si assestano a 3,90 €/kg. Permane l’importante crescita di prezzo rispetto ad un anno fa che sfiora il +42%.

La crema di latte risulta, in termini relativi, più in sofferenza. Le quotazioni si contraggono a Milano del 2% per il prodotto nazionale (1,94 €/kg) e del 3,1% per quello comunitario (1,90 €/kg).

All’estero, fine mese caratterizzato da dinamiche di mercato al ribasso anche per la borsa di Kempten, in Germania, dove le quotazioni del burro sono tornate ai livelli pre-marzo (3,95-4,05 €/kg).

Grana Padano

Il mercato del Grana Padano si conferma ai minimi da gennaio. La contrazione media, seppur lieve (-0,3% su base settimanale), prosegue sulla scia di un trend in atto ormai da diverse settimane. Il calo delle quotazioni coinvolge prevalentemente le piazze di Cremona, Mantova e Verona, per le quali le stagionature più brevi cedono tutte tra lo 0,6% e lo 0,7%.

Parmigiano Reggiano

A differenza di tutti gli altri comparti, la stabilità delle quotazioni all’ingrosso del Parmigiano Reggiano accompagna il mercato anche in chiusura di aprile. Non si riscontrano variazioni nei listini all’ingrosso di tutte le piazze monitorate e per tutte le stagionature. Rimane stabile, dunque, l’ampia variazione di prezzo rispetto allo scorso anno, nell’ordine del +25% per le stagionature più brevi, con picchi del +29% a Mantova (10,30-10,55 €/kg).

Bovini vivi

Prezzi ancora pressoché invariati sul mercato dei bovini da macello. Nessuna variazione settimanale nei listini dei vitelloni da macello mentre tra i vitelli a carne bianca si è registrato un cedimento di 0,05 €/kg sulla piazza di Mantova e Modena. Tuttavia, grazie al confronto con i pesanti ribassi di aprile 2020 causati dal lockdown, i prezzi attuali dei vitelli registrano una crescita annua superiore al 20%.

Tra i capi da allevamento, prosegue l’aumento stagionale dei prezzi dei vitelli baliotti, i cui valori, a Mantova, si attestano in crescita anche rispetto allo scorso anno.

Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici

Prezzi prodotti zootecnici: marcata diminuzione per le materie grasse - Ultima modifica: 2021-04-26T19:48:10+02:00 da Giorgio Setti

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