I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella quarta settimana di marzo, sono stati interessati da rialzi diffusi nel settore lattiero-caseario. Ulteriori rincari sono stati osservati anche per i bovini da macello.
Latte
Dopo due settimane di rallentamento, tornano a crescere, nella quarta settimana di marzo, i listini del latte spot di origine nazionale. A Milano le quotazioni si attestano sui 475–480 €/t, per un prezzo medio di 477,5 €/t, in aumento del +1% rispetto alla scorsa settimana. Dopo quasi quattro mesi, dunque, il listino torna a toccare la soglia significativa dei 477,5 €/t che rappresenta il valore massimo degli ultimi nove anni. Aumenti anche sulla piazza di Verona (+2% su base settimanale).
In crescita a Milano i listini del latte spot di provenienza estera, con incrementi settimanali nell’ordine del +2% sia per il prodotto francese che tedesco.
A livello continentale persiste il deficit della raccolta a fronte di una domanda nel comparto lattiero-caseario che si mantiene tonica. Tra i maggiori produttori, secondo i dati Eurostat, a gennaio 2022 si confermerebbe il calo produttivo per Germania e Olanda che hanno registrato rispettivamente flessioni annue del -2,2% e del -2,7%.
A Milano si osserva un lieve rialzo del prezzo del latte di origine biologica, con un +0,5% rispetto alla settimana scorsa (535–545 €/t).
Materie grasse
Nella quarta settimana di marzo si sono mostrati in forte rialzo i listini nazionali delle materie grasse. Il burro pastorizzato corre su tutte le principali piazze, con le quotazioni che raggiungono a Milano i 4,65 €/kg e a Mantova i 4,50 €/kg, in aumento rispettivamente del +6,9% e del +7,1% rispetto a sette giorni fa. Se paragonate a quelle di due settimane fa, le quotazioni medie del burro sono salite del +10%, a conferma del repentino cambio di marcia dei listini nazionali, in scia agli andamenti osservati sui mercati europei.
In Germania si registrano rialzi settimanali intorno al +7% per il burro di centrifuga di Kempten che raggiunge i 6,80 €/kg, soglia che è stata raggiunta solo una volta negli ultimi venti anni (terzo trimestre 2017), a conferma dell’eccezionalità delle quotazioni attuali. Rialzi anche in Olanda (+2%) e Francia (+0,6%).
L’intero comparto delle materie grasse risulta essere in tensione: lo zangolato raggiunge a Milano i 4,45 €/kg, in rialzo del +7,2% rispetto a sette giorni fa.
Scatto del +7,6% anche per la crema di latte nazionale, che, questa settimana, a Milano si attesta sui 3,12 €/kg, ai massimi dal 2017.
Grana Padano
La quarta settimana di marzo conferma la fase di rialzo per il Grana Padano. Sulle principali piazze nazionali listini in crescita mediamente dello 0,8% rispetto alla scorsa settimana. A Milano il fuori sale cresce dello 0,8%, il prodotto oltre i nove mesi di stagionatura dello 0,7%, mentre il Grana Padano stagionato oltre i sedici mesi arriva a 8,5 €/kg (+0,9%). Gli aumenti più marcati tra quelli monitorati sono sulla piazza di Cremona, dove i prodotti di tutte le stagionature crescono in media dell’1,3%. Le variazioni su base annua restano invece molto eterogenee: i prodotti a bassa stagionatura rincarano del +4,9% mentre quelli oltre i 15 mesi di stagionatura hanno perso il 3,7%.
Settimana di rialzi anche per i principali formaggi europei monitorati: l’Emmentaler cresce del 5,6%, Gouda ed Edamer guadagnano un punto percentuale. Stabile il Cheddar.
Parmigiano Reggiano
Si conferma il segno “più” nei listini del Parmigiano Reggiano. Questa settimana si registrano lievi rialzi su tutte le piazze, seppur contenuti entro il +0,5%. Sulla piazza di Milano il prodotto fresco (12 mesi di stagionatura e oltre) arriva a 10,50 €/kg, con un aumento dello 0,5%, mentre quello più stagionato (30 mesi e oltre) arriva a 13,35 €/kg, con un +0,4%. L’aumento medio del prodotto su tutte le piazze si attesta a +0,3%. In rialzo rispetto alle scorse settimane la crescita su base annua, attestata in media al +2,2%, con picchi del +5% per i prodotti più stagionati.
Bovini vivi
Nella quarta settimana di marzo prosegue la corsa dei listini dei bovini da macello, anche se a ritmo inferiore rispetto alle ultime settimane. Per i vitelloni da macello si rilevano questa settimana rialzi medi intorno al +0,5% su tutte le principali piazze, con punte del +0,8% per le razze da incroci nazionali quotate a Modena. A Mantova quotazioni in rialzo per la decima settimana consecutiva, seppur con incrementi modesti intorno al +0,3%. Le razze francesi superano questa settimana il valore record di 3,23 €/kg (peso vivo), livello mai registrato negli ultimi otto anni.
Tornano a crescere i listini dei vitelli a carne bianca, con incrementi settimanali superiori al +1,6% sia a Mantova che Modena. In termini tendenziali, si avvicina al +30% la variazione media delle quotazioni rispetto a dodici mesi fa.
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