I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella terza settimana di marzo, hanno confermato la tendenza al rialzo delle materie grasse, del Grana Padano e dei bovini da macello. Senza grosse variazioni i listini del latte spot e del Parmigiano Reggiano.
Latte
Nella terza settimana di marzo trova conferme il rallentamento dei listini del latte spot di origine nazionale. A Milano le quotazioni si attestano questa settimana sui 470–475 €/t, per un prezzo medio di 472,5 €/t, in aumento del +0,5% rispetto alla scorsa settimana. Nelle ultime due settimane il listino di Milano ha fatto registrare un aumento modesto, nell’ordine del +1%, contro il quasi +3% messo a segno nelle due settimane precedenti. Invariato, per la seconda settimana consecutiva, il latte spot nazionale quotato a Verona.
I listini, seppur in rallentamento, continuano a mantenersi su valori elevati, vicini ai massimi degli ultimi nove anni registrati nel dicembre 2021. Sale la variazione media annua delle quotazioni che supera questa settimana il +38% contro il +35% osservato sette giorni fa.
Tornano a crescere a Milano i listini del latte spot di provenienza estera, con il prodotto francese che aumenta del +2% rispetto alla precedente rilevazione.
A livello continentale persiste il deficit della raccolta, in particolare per i tre principali produttori. Germania, Francia e Olanda, che rappresentano insieme il 50% della produzione europea di latte, hanno registrato nell’ultimo trimestre del 2021 cali produttivi fino al -3% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Stabile a Milano il prezzo del latte di origine biologica che si mantiene per la terza settimana consecutiva sui 530–545 €/t.
Materie grasse
Accelera la crescita dei listini nazionali delle materie grasse nella terza settimana di marzo. Marcati rialzi si registrano per il burro pastorizzato su tutte le principali piazze, con le quotazioni che raggiungono a Milano i 4,35 €/kg e a Mantova i 4,20 €/kg, in aumento rispettivamente del +3,6% e del +3,7% rispetto a sette giorni fa. Dopo quattro settimane di aumenti medi intorno al +1%, questa settimana si osserva un aumento della velocità di crescita dei listini nazionali, in scia agli andamenti osservati sui mercati europei. In Germania si registrano incrementi settimanali intorno al +4,5% per il burro di centrifuga di Kempten che raggiunge i 6,40 €/kg, ai massimi dal 2017. Scatto del +7,6% per le quotazioni in Olanda mentre rialzi più contenuti si osservano in Francia (+1,8%).
In crescita del +3,8% lo zangolato che a Milano raggiunge i 4,15 €/kg, ai massimi dall’ottobre 2017.
Aumenti anche per la crema di latte nazionale che a Milano sale del +2,1%, raggiungendo i 2,90 €/kg.
Grana Padano
Ulteriori segnali di aumento per il Grana Padano. Su tutte le piazze si sono osservati listini in crescita, in particolar modo quelli dei prodotti meno stagionati, con una crescita media dei prodotti quotati dello 0,8%. A Milano il fuori sale cresce dello 0,8%, il prodotto oltre i nove mesi di stagionatura dell’1,3% mentre il Grana Padano stagionato oltre i sedici mesi arriva a 8,40 €/kg (+0,8%). L’aumento più consistente tra quelli monitorati è stato sulla piazza di Cremona per il prodotto tra i 12 e i 15 mesi di stagionatura: +2,6% arrivando a 7,90 €/kg. Le variazioni su base annua sono invece molto eterogenee: i prodotti a bassa stagionatura guadagnano mediamente il 3,7% mentre quelli oltre i 12 mesi di stagionatura hanno perso mediamente il 4% sui listini.
Settimana di stabilità per i principali formaggi europei monitorati: restano stabili l’Edamer, il Gouda e l’Emmentaler. Sale solo il Cheddar dello 0,3%.
Parmigiano Reggiano
Il Parmigiano Reggiano conferma la fase di sostanziale stabilità, con qualche segnale di rialzo. Questa settimana si registrano lievi aumenti su tutte le piazze, ma mai oltre lo 0,5%. Sulla piazza di Milano il prodotto più fresco (12 mesi e oltre) arriva a 10,45 €/kg con un aumento dello 0,5% mentre quello più stagionato (30 mesi e oltre) sale sui 13,30 €/kg con un aumento dello 0,4%. L’aumento medio del prodotto su tutte le piazze si attesta sul +0,2%.
Bovini vivi
Non si arresta la progressione dei listini dei bovini da macello, con i vitelloni da macello che stabiliscono di settimana in settimana nuovi valori record, mentre, contemporaneamente, i prezzi dei mangimi e dei foraggi raggiungono livelli storicamente elevati a causa dello scoppio del conflitto russo-ucraino. Si osservano su tutte le principali piazze rialzi settimanali intorno al +1,2% per tutte le razze, con punte del +2,7% per le razze da incroci nazionali quotate a Cuneo. A Mantova quotazioni in rialzo per la nona settimana consecutiva, con le quotazioni delle razze francesi che superano quota 3,20 €/kg (peso vivo), livello mai registrato negli ultimi otto anni e superiore di circa il 15% rispetto al precedente valore massimo fatto registrare nel primo trimestre del 2018.
Stabili, invece, le quotazioni settimanali dei vitelli a carne bianca, con la variazione su base annua dei listini che si mantiene comunque superiore al +26%.
Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici