I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella seconda settimana di febbraio, si sono mostrati in crescita per il latte spot, la crema di latte nazionale e i bovini da macello. Sostanziale stabilità sugli altri mercati.
Latte
Nella seconda settimana di febbraio trova conferme il momento positivo del latte spot di origine nazionale iniziato in chiusura di gennaio. A Milano le quotazioni si attestano sui 440–460 €/t, per un prezzo medio di 450 €/t, in aumento del +1,7% rispetto alla scorsa settimana. Andamento simile per il latte spot nazionale quotato a Verona che per la seconda settimana consecutiva mette a segno un rialzo settimanale superiore al +1%, a conferma di una domanda in crescita sul territorio nazionale.
Incrementi ancor più decisi per il latte spot di provenienza estera, oltre il +2% a Milano sia per il prodotto francese che tedesco, indice di una disponibilità di latte che rimane scarsa a livello continentale.
Stabile per la quarta settimana consecutiva il listino del latte di origine biologica che a Milano resta invariato sui 525–535 €/t.
Materie grasse
Seconda settimana di febbraio all’insegna dell’equilibrio per i listini nazionali delle materie grasse. Dopo i lievi cali registrati nelle ultime tre settimane, il prezzo del burro pastorizzato resta invariato su tutte le principali piazze, attestandosi a Milano sui 4,02 €/kg e a Mantova sui 3,85 €/kg. Resta oltre il +120% la variazione media annua dei listini, con i prezzi che si mantengono quindi su livelli più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Inalterato anche il prezzo dello zangolato, quotato a Milano sui 3,82 €/kg.
Sui mercati europei, dopo tre settimane di staticità, torna a salire il burro di centrifuga sulla piazza di Kempten, in Germania, che registra questa settimana un +0,9%, attestandosi su un prezzo medio di 5,90 €/kg. Invariate le quotazioni in Francia e Olanda.
In controtendenza rispetto alle ultime settimane il prezzo della crema di latte nazionale che, questa settimana, a Milano cresce del +1,5%, portandosi a 2,64 €/kg.
Grana Padano
Per il Grana Padano si rilevano listini stabili per la seconda settimana di fila. Si sono osservati leggeri rialzi a Brescia, Mantova e Cremona solo per i prodotti meno stagionati. Per le forme a più lunga stagionatura si rileva sostanziale stabilità su tutte le piazze. Negativa, invece, la variazione dei prezzi su base annua che sconta il confronto con il picco dei listini di fine 2020 e inizio 2021 per tutti i prodotti.
Andamento settimanale simile per i principali formaggi a livello europeo: stabili Gouda, Cheddar ed Emmentaler, mentre l’Edamer cresce dell’1,2%.
Parmigiano Reggiano
Anche nella seconda settimana di febbraio i listini del Parmigiano Reggiano indicano una situazione di stabilità. Sulle piazze di Milano, Modena, Parma e Reggio Emilia non si rilevano variazioni di prezzo. Fa eccezione Mantova dove il prodotto a breve stagionatura guadagna lo 0,2%, arrivando a 10,37 €/kg.
Stabili anche le variazioni di prezzo su base annua, mediamente in crescita dell’1,6%. A segnare la maggior variazione tendenziale i prodotti a lunga stagionatura sulle piazze di Modena e Parma, dove i prezzi dei prodotti oltre i 18 mesi hanno guadagnato più del 4%.
Bovini vivi
Listini dei bovini da macello in aumento nella seconda settimana di febbraio. Prosegue la corsa dei vitelloni da macello quotati a Mantova che, per la quarta settimana consecutiva, aggiungono in media 2 centesimi rispetto alle quotazioni della settimana precedente, sia per le razze francesi che da incroci nazionali. Stabili, invece, le quotazioni a Modena.
Si interrompe la fase di stabilità dei listini dei vitelli a carne bianca che durava da inizio anno, con rialzi del +1,7% e +0,8% osservati questa settimana rispettivamente a Mantova e Modena. Torna oltre il 22% la variazione media delle quotazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
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