Aperto sul sito del Mipaaf il bando (vedi qui) per presentare le domande di accesso ai contributi per la realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici dei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. A disposizione un budget di 1,5 miliardi di euro.
La linea di credito Pnrr Parco Agrisolare si inserisce nell’ambito della missione Rivoluzione verde e transizione ecologica, componente Economia circolare e agricoltura sostenibile con l’obiettivo di sostenere gli investimenti per la rimozione e lo smaltimento dei tetti esistenti e la costruzione di nuovi tetti isolati, di creare sistemi automatizzati di ventilazione e di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.
Il bando si propone in questo modo di promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici con una nuova capacità di generazione di 375mila Kw da energia solare.
All’agricoltura una dotazione di 1,2 miliardi
Una quota di 1,2 miliardi di euro è destinata a interventi nel comparto agricolo, mentre due tranche da 150 milioni di euro sono dedicate, rispettivamente, a interventi nel settore della trasformazione di prodotti della terrra in agricoli e di prodotti dei campi in non agricoli. Almeno il 40% delle risorse complessive dovrà finanziare progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Per richiedere il contributo previsto dal decreto, l’impianto fotovoltaico deve essere di nuova costruzione e con potenza di picco complessiva (espressa in kWp) non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp,
Possono essere ammessi ai contributi previsti dal decreto Parco Agrisolare esclusivamente i progetti di realizzazione di impianti fotovoltaici che produrranno energia elettrica per soddisfare il fabbisogno energetico della azienda agricola (cosiddetti impianti in regime di cessione parziale/autoconsumo).
Il bando finanzia le spese per l’acquisto e la posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto; sistemi di accumulo, la fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi e i costi di connessione alla rete.
Restano i vincoli sul fabbisogno energetico
Come previsto dall’articolo 2, comma 3 del decreto, solo le aziende agricole attive nella produzione agricola primaria e quelle che trasformano prodotti agricoli in prodotti alimentari (Tabella 2A dell’Allegato A del Decreto), possono accedere agli aiuti sugli impianti fotovoltaici a condizione che soddisfino il fabbisogno energetico aziendale e la loro capacità produttiva non superi il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica, compreso quello familiare.
Modalità di accesso agli incentivi per il Parco Agrisolare
Le domande di accesso agli incentivi dovranno essere presentate attraverso il portale messo a disposizione dal Gestore dei Servizi energetici S.p.A. accessibile dall’Area clienti. Le domande possono essere presentate dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022. Le agevolazioni verranno concesse mediante una procedura a sportello sino ad esaurimento delle risorse disponibili.
L’Avviso e i suoi allegati sono disponibili al seguente link:
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/18486
Per informazioni e richieste di chiarimento è possibile consultare la sezione dedicata del sito Gse "Servizi/Attuazione Misure Pnrr/Parco Agrisolare", in cui è anche presente un link denominato “Portale di supporto del Gse”.
Confagricoltura Mantova: «Solo un mese di apertura del bando»
Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova, ha già espresso qualche riserva sul bando sottolinenado l'aspetto «un po’ limitante» che riguarda la durata di un solo mese per presentare le domande di contributo: «Le risorse ci sono, il bando - ha commentato - riscuoterà grande interesse, perché non tenerlo aperto di più?».
Confagricoltura Mantova in ogni caso si è mossa per tempo: «Già da mesi – prosegue Cortesi – abbiamo messo a disposizione dei nostri associati un servizio di consulenza tecnica a 360°, e numerose aziende si sono dimostrate interessate. Purtroppo, visti i tempi stretti di apertura del bando e la corposa mole di documentazione tecnica necessaria, che necessita dell’intervento di tecnici specializzati, a chi deve ancora mettersi in moto consiglio di valutare l’apertura del prossimo bando».
Prossimo bando che, si spera, possa portare con sé aspetti migliorativi: «Primo fra tutti l’apertura alla vendita dell’energia prodotta. Ad oggi è concesso solo l’autoconsumo, un altro freno a questo decreto. Auspico che si possa migliorare sotto questo punto di vista».