Latte e formaggi sul palco delle Vanity Fairs Stories

Fa parte del progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart” su latte e formaggi realizzato da Confcooperative e cofinanziato dall'Ue

e formaggi
Al centro del talk di Vanity Fair Stories momenti di confronto e riflessioni su latte e formaggi con Elisabetta Bernardi, nutrizionista , Stefano Cavada, content creator di cucina ed Emanuele Ferrari, digital creator

Riflettori su latte e formaggi durante il seguitissimo evento milanese Vanity Fair Stories. A salire sul palco del Teatro Lirico Giorgio Gaber è stato il mondo lattiero caseario attraverso il progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”, promosso da Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, realizzato da Confcooperative e cofinanziato dalla Commissione europea, riconfermandosi, anche quest’anno e per la terza edizione consecutiva, partner del più grande evento di Vanity Fair aperto al pubblico.

Un evento di “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”

Il talk di “Think Milk, Taste Europe, Be Smart” è stato animato dall’intervento di tre relatori che, attraverso pillole nutrizionali, racconti di ricette della propria zona d’origine e di aneddoti familiari, hanno saputo offrire il loro punto di vista sul latte e suoi derivati: Elisabetta Bernardi, nutrizionista e divulgatrice scientifica, Stefano Cavada, content creator di cucina ed Emanuele Ferrari, digital creator, in arte “Emilife”.

In particolare, il talk di Vanity Fair Stories è stata un’occasione per portare all’attenzione delle giovani generazioni e di un pubblico globale e curioso alcune evidenze e riflessioni sull’importanza e sull’impatto delle nostre scelte alimentari, soprattutto quando si tratta di prodotti iconici ma sempre attuali come latte e formaggi.

Tre porzioni di latte e yogurt e tre porzioni di formaggi

A introdurre l’approfondimento sui principi nutrizionali del latte è stata Bernardi: «La dieta mediterranea è uno dei modelli dietetici più studiati e conosciuti al mondo in cui la combinazione di determinati alimenti, con effetti additivi o sinergici, è fortemente correlata alla salute e alla longevità. È una dieta che non esclude alcun alimento, ma tutti devono essere consumati nelle giuste quantità. Per questo, il suggerimento è di consumare tre porzioni al giorno di latte e yogurt e tre porzioni a settimana di formaggi, perché forniscono non solo proteine di alta qualità, ma anche calcio, vitamine e minerali essenziali per la salute delle ossa e del sistema immunitario. Le proteine di ottima qualità, come quelle contenute nel latte e nei suoi derivati, sono una fonte completa di amminoacidi essenziali, che svolgono un ruolo chiave nella sintesi delle proteine dell’organismo e nella costruzione dei tessuti corporei».

Bernardi si è soffermata anche su qualche consiglio alimentare per uno spuntino dopo allenamento: «Per facilitare il recupero muscolare, suggerisco un pezzetto di formaggio accompagnato da una fonte di carboidrati come pane e crackers. Ricerche scientifiche recenti hanno, infatti, dimostrato che le proteine dei derivati del latte sono particolarmente efficaci nell’aumentare la massa muscolare, la forza muscolare e le capacità funzionali del muscolo».

Le ricette con i formaggi protagonisti

Dai valori nutrizionali di latte e formaggi alle ricette che li hanno per protagonisti. La parola è passata a Cavada: che ha fatto delle sue origini e delle tradizioni culinarie altoatesine la sua firma distintiva: «I prodotti lattiero caseari rappresentano per la cucina altoatesina un grandissimo patrimonio a cui sono da sempre legato. Penso ai canederli al formaggio, dove può essere impiegata qualsiasi varietà casearia, purché sia saporita o agli spätzle al formaggio, i tipici gnocchetti tirolesi con un impasto all’uovo, da stratificare in una pirofila con un buon formaggio di montagna grattugiato e delle noci spezzettate. E per chi non li conoscesse, consiglio di provare i laugen al formaggio, che mi riportano, con la mente, agli anni della scuola, perché la mamma me li preparava come merenda da portare nello zaino. Sono dei panini morbidissimi ricoperti con una fetta di formaggio fuso».

Un pezzo di formaggio a fine pasto

«Mi piace utilizzare il cibo come mezzo per raccontare una storia. Ho la fortuna di avere una bisnonna di 102 anni e spesso parliamo di alimentazione consapevole anche durante le nostre passeggiate nel suo orto. Amo collezionare ricordi con lei e, due settimane fa, ho registrato un video dove raccontava, a suo parere, il perché fosse arrivata alla sua età. Molte variabili erano infatti legate al cibo, all’importanza “del km 0 e ai prodotti stagionali. Grazie a lei sono cresciuto con la passione per i formaggi e, attraverso i miei contenuti social, ho sperimentato quelli tipici delle varie Regioni d’Italia. - racconta Ferrari -. Uno dei proverbi della Bis è: “A fine pasto, ci vuole sempre un pezzo di formaggio, prima del caffè e dei dolci”».

 

Latte e formaggi sul palco delle Vanity Fairs Stories - Ultima modifica: 2023-12-05T18:48:29+01:00 da Francesca Baccino

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