FeedEconomy, la filiera alimentare della zootecnia vale 150 miliardi di euro

Il report sulla FeedEconomy di Nomisma è stato promosso da Assalzoo e presentato al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste

FeedEconomy
Il giro d’affari comprende agricoltura, trasformazione industriale, export e la spesa delle famiglie per l’insieme dei prodotti di origine animale

Vale 150 miliardi di euro e coinvolge oltre 840mila aziende la FeedEconomy, ossia l’economia derivante dal feed, il mangime, secondo il report promosso da Assalzoo (Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici) in collaborazione con Nomisma, presentato oggi al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.  Si tratta del giro d’affari che comprende la parte produttiva (agricoltura, trasformazione industriale ed export) e la spesa delle famiglie per l’insieme dei prodotti di origine animale.

«Con il secondo report sulla FeedEconomy – ha sottolineato Silvio Ferrari, presidente di Assalzoo – confermiamo l’importanza della scelta strategica, condivisa dall’Associazione nella sua totalità, di introdurre una categoria economica che restituisca complessivamente il ruolo che la mangimistica svolge nella filiera alimentare italiana. La FeedEconomy definisce appunto questo filo rosso che lega l’alimentazione zootecnica al consumatore finale. Aver trovato il modo di rendere questo filo comprensibile a tutti è per noi un elemento di estrema positività e rappresenta un impegno di lungo periodo».

Il report comprende quest’anno anche la grande distribuzione

Come già indicato lo scorso anno, la mangimistica è lo snodo principale di una catena produttiva molto articolata che lega la produzione primaria agricola, l’allevamento, la trasformazione industriale e i servizi commerciali, fino ai consumi delle famiglie. In questo secondo rapporto è stata aggiunta, a completamento della visione annunciata l’anno precedente, la parte appunto relativa alla grande distribuzione che rappresenta l’anello conclusivo della filiera prima del consumatore finale.

Ammonta a quasi 50 miliardi di euro la plv della zootecnia

Entrando nei dettagli dei numeri la componente agricola dedicata all’alimentazione animale, che con 24,354 miliardi rappresenta il 37% del totale agricolo, la produzione alimentare legata alla zootecnica, che con circa 54,937 miliardi di valore rappresenta il 39% della produzione complessiva, la componente di export, che pure contribuisce alla bilancia commerciale con l’estero, per 10,9 miliardi di euro (comprendente materie prime agricole, mangimi, capi vivi, carni fresche e salumi, prodotti lattiero-caseari) pari a circa il 18% del totale. Alle voci di natura produttiva (agricola, industriale e commerciale) si affianca poi la spesa alimentare degli italiani, altri 59,875 miliardi circa, vale a dire il 38% del totale.

Un settore strategico quello mangimistico all'interno della filiera zootecnica

«Lo scorso anno è stato l’avvio di un percorso. Ma l’intuizione è stata giusta e quindi siamo contenti di poter proseguire e portare avanti questa iniziativa – ha sottolineato Lea Pallaroni, direttore generale di Assalzoo –. Con la FeedEconomy il valore della mangimistica, inteso non solo dal punto di vista economico ma strategico all’interno della filiera zootecnica, è finalmente messo in primo piano all’interno del ramificato settore agroalimentare. Quest’anno il report è ancora più ricco, contiene ulteriori dati e fornisce un quadro più ampio. È un percorso che abbiamo intrapreso con riscontri importanti e vogliamo proseguire su questa direttrice».

«La FeedEconomy è la spina dorsale del Made in Italy alimentare – ha ricordato Ferrari – . Il report non lascia spazio a dubbi. Fatturato, occupazione, produzione, sicurezza alimentare, tradizione e cultura: l'agro-zootecnico-alimentare italiano è davvero uno dei fiori all’occhiello del nostro sistema paese. Da mangimista, con i miei colleghi imprenditori di Assalzoo sono – e siamo – davvero molto orgogliosi di accendere i riflettori su un settore troppo spesso sottovalutato se non addirittura a volte visto con sospetto, al quale vogliamo venga restituita la dignità che merita. E si tratta di riflettori che mettono in primo piano il valore, la capacità di rispondere alle esigenze del mercato e la qualità di un lavoro che rende l’agroalimentare italiano un modello in tutto il mondo».

«Ed è anche per questa ragione – ha aggiunto Ferrari – che abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti il nostro contributo. È uno strumento di conoscenza a disposizione di politici, Istituzioni, stakeholder, media e opinione pubblica che ci auguriamo possa aiutare a comprendere al meglio la rilevanza di questa filiera lunga. L’auspicio è che, anche grazie a questi numeri così importanti, si riesca a far comprendere al meglio le esigenze del mondo zootecnico e il ruolo che esso riveste nella definizione del "Sistema agro-zootecnico-alimentare Italia", un sistema strategico per contribuire ad assicurare la sovranità alimentare del Paese, e che porta alta la bandiera dell’agroalimentare italiano nel mondo».

FeedEconomy, la filiera alimentare della zootecnia vale 150 miliardi di euro - Ultima modifica: 2024-12-12T19:36:08+01:00 da Francesca Baccino

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