Annata di crescita per il Parmigiano Reggiano. Nei primi undici meso del 2023 le vendite totali hanno registrato un aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un incremento pari a 9mila tonnellate (+225.000 forme).
L’estate ha visto, in particolare, un’accelerazione dei consumi, grazie all’andamento favorevole delle vendite dirette, delle spedizioni in Nord America e delle vendite in Gdo sia come porzionato sia come forme intere per il banco taglio-gastronomia.
I dati sono starti presentati oggi, 21 dicembre, all’Assemblea Generale ordinaria dei Consorziati del Parmigiano Reggiano che ha approvato anche il bilancio preventivo del 2024 al Best Western Premier Classic Hotel di Reggio Emilia.
Italia, crescita delle vendite del 10,2%
In particolare, come ha fatto sapere il Consorzio, le vendite in Italia aggregate hanno evidenziato una crescita del 10,2% e quelle all’estero sono aumentate del 5,6%. Segnali positivi che potrebbero portare a un rialzo dei prezzi già a inizio anno grazie a un ritrovato equilibrio tra domanda e offerta di prodotto. Nel 2024 dovrà inoltre essere definita la nuova proposta di Piano sulla regolazione dell'offerta 2026-2028.
Bertinelli: «Puntiamo sul riequilibrio del mercato nel 2024»
«Il 2024 sarà un altro anno di grandi sfide – ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano –. Nel 2023 i caseifici hanno iniziato a collocare sul mercato la produzione più alta della Dop, quella del 2021, 4,1 milioni di forme, in un contesto legato alle incertezze macroeconomiche causate dai conflitti internazionali, al caro energia, all’incremento del costo delle materie prime e a un’inflazione crescente che riduce il potere d’acquisto delle famiglie».
«Le quotazioni di mercato cedenti e le flessioni sui mercati internazionali, soprattutto nel Nord America, hanno imposto – ha aggiunto Bertinelli – di puntare su nuove strategie. L’obiettivo principale per il 2024 è il riequilibrio del mercato. Stiamo attraversando un momento di forte cambiamento, in cui si profilano con chiarezza le inevitabili rivoluzioni del futuro: il tema della sostenibilità; la gestione dei costi di produzione in uno scenario di incertezze mondiali; la tutela nella dimensione globale dei mercati e degli accordi di libero scambio; le nuove sensibilità dei consumatori».
Bilancio del 2024 pari a 41 milioni di euro
La plenaria ha deliberato un bilancio con 40,75 milioni di euro di ricavi. Sul totale, 18,32 milioni di euro andranno a coprire i costi di funzionamento del Consorzio, mentre le risorse destinate alle attività saranno 22,43 milioni, al netto di accantonamenti, ammortamenti e tasse.
Agli investimenti per azioni di marketing e comunicazione saranno destinati 20,80 milioni di euro, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo della domanda in Italia e, in particolare, all’estero, con oltre il 50% delle risorse allocate.
Verrà data priorità agli investimenti per l’acquisto di spazi pubblicitari (tv, radio, stampa e web) nazionali e internazionali, e per il sostegno dei progetti di crescita dei mercati realizzati direttamente con catene distributive italiane ed estere, e con importatori e caseifici.
Inoltre, verranno investiti 230mila euro per la prosecuzione del programma speciale Premium 40 Mesi, per sostenere il segmento del Parmigiano Reggiano a lunga stagionatura, e 1,40 milioni di euro per i nuovi progetti speciali previsti per l’anno prossimo: controlli rafforzati, vigilanza estero, progetto Cultura prodotto e Anniversario consorzio. Nel 2024, infatti, il Consorzio celebrerà il 90° anniversario della sua fondazione, avvenuta il 27 luglio 1934, con numerose iniziative nell’arco dell’anno mirate a costruire valore per la filiera.
Appuntamento al 14 febbraio 2024 per l’Assemblea sui temi tecnici
Oltre a ciò, è stata indetta un’inedita Assemblea generale dei consorziati presso il Forum Monzani di Modena per il 14 febbraio 2024. Si tratterà di un evento totalmente dedicato ai temi tecnici legati al Parmigiano Reggiano, in cui si darà voce ai soci, ai produttori latte e alla filiera, con un particolare focus sui fattori che incidono direttamente e indirettamente sul prodotto e la sua qualità.
A breve verrà attivato il monitoraggio degli stock di prodotto
Alla plenaria Fabio Del Bravo, direttore dei Servizi sviluppo rurale di Ismea, ha annunciato l’avvio dell’attività di monitoraggio degli stock di prodotto, che il Consorzio realizzerà con il supporto tecnico di Ismea per la gestione della piattaforma informatica per la raccolta dei dati.
La collaborazione ha l’obiettivo di produrre un monitoraggio più puntuale delle scorte che contribuirà in maniera determinante, nel rispetto di principi di trasparenza e libera concorrenza tra tutti gli operatori interessati, ad attuare gli obiettivi fissati dal Piano regolazione offerta 2023-2025.
Il progetto rappresenta a tutti gli effetti la prima esperienza di questo genere in Italia nel quadro di attuazione dei piani di regolazione dell’offerta. Infine, all’Assemblea è intervenuto anche Mauro Rosati, direttore generale della Fondazione Qualivita, per approfondire le opportunità aperte dalla recente approvazione a Bruxelles del nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità.