Il Gruppo Lactalis ha proposto una riduzione del prezzo ai produttori di latte lombardi e le parti sono tornate oggi a sedere al tavolo delle trattative per la revisione quadrimestrale dell'accordo. Coldiretti e Confagricoltura hanno rifiutato la richiesta, ma alcune cooperative hanno firmato l'intesa.
Il maggior primo acquirente del latte italiano (tramite Italatte trasforma il 10% della materia prima nazionale), proprietario dei marchi Cademartori, Invernizzi, Galbani e Parmalat, ha chiesto di rivedere il meccanismo del prezzo indicizzato per quanto riguarda il valore di partenza, quello che può aumentare o flettere in base alle variazioni delle quotazioni del latte Ue a 28 Paesi e del Grana Padano.
Industria e parte agricola parti avevano già rivisto l'indice nel novembre 2019 su richiesta della multinazionale francese con l’introduzione di un limite agli aumenti di prezzo del Grana Padano.
Come riferisce Paolo Carra, vicepresidente di Coldiretti Lombardia - Lactalis vorrebbe ora riconoscere agli allevatori meno di 37 centesimi al litro, invece del prezzo elaborato dall'indice concordato dalle parti. «Una riduzione di 1,6 centesimi per litro di latte è una richiesta troppo penalizzante per gli allevatori rispetto all’attuale situazione di mercato che è migliorata rispetto a quella di marzo e aprile».
Una «logica più speculativa che reale» secondo Coldiretti Lombardia
Coldiretti ha definito questa scelta di abbassare il prezzo riconosciuto agli allevatori legata a una «logica più speculativa che reale. La situazione di incertezza che stiamo vivendo a causa dell’emergenza coronavirus – precisa la Coldiretti Lombardia – non può tradursi automaticamente in un ribasso del prezzo tale da non coprire nemmeno i costi di produzione. Tutto questo, peraltro, mentre le quotazioni del latte spot sono aumentate del 7% nell’ultimo mese, i prezzi allo scaffale sono cresciuti e il canale Ho.re.ca è ripartito».
Neppure Confagricoltura ha firmato l'intesa
Criitica anche Confagricoltura sulla richiesta di una riduzione di prezzo del latte da parte di Lactalis. Secondo Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia, non riflette il valore attuale del mercato che è oggi in ripresa, anche se, si deve considerare sempre l'incognita suii consumi interni, nel settore Ho.re.ca, per i prossimi mesi. Il prezzo proposto è comunque uno dei più elevati pagati dall'industria concorrente a Lactalis.