Sommet de l’Élevage è una delle principali rassegne zootecniche francesi. La fiera si svolgerà dal 1° al 4 ottobre prossimi a Clermont-Ferrand, in Francia (il sito internet è www.sommet-elevage.fr). In questa edizione 2024, dicono gli organizzatori, saranno presenti espositori di grande importanza e l'affluenza di visitatori prevista sarà da record.
Prima fiera internazionale dedicata all'allevamento, Sommet de l’Élevage è un punto di riferimento per gli allevatori d'Oltralpe e anche per le aziende che si occupano di macchine agricole, agroforniture e agroenergie.
“Questa 33ª edizione presenterà 2.000 animali di 70 diverse razze e vedrà la partecipazione di 1.700 espositori provenienti da 35 Paesi, con un ricco programma che coinvolgerà, crediamo, 120.000 visitatori”, spiega Benoît Delaloy, responsabile internazionale della rassegna francese. “Inoltre – prosegue - abbiamo registrato la presenza di 1.650 espositori con i 97.000 m² di stand assegnati, contro i 92.000 della scorsa edizione”.
Signor Delaloy, la situazione economica internazionale è difficile ma Sommet de l’Élevage resta un “pilastro” per l'agricoltura e l’allevamento
Credo di sì. L’offerta si arricchisce ogni anno e il nostro evento consente agli agricoltori di trovare molte risposte alle loro preoccupazioni di sviluppo agricolo. Ricordo che i settori più in crescita riguardano la meccanizzazione agricola e le energie rinnovabili.
Perché vi definite come la principale fiera dell’allevamento sostenibile?
Perché raccogliamo e integriamo le principali sfide economiche, ambientali e sociali dei nostri interlocutori e continuiamo a presentare in tutti i suoi aspetti l’allevamento di bestiame allo stato brado, al pascolo.
L’agricoltura francese e in particolare l’allevamento del bestiame sono spesso criticati ingiustamente. Eppure, in Francia, le nostre mandrie sono alimentate con foraggi sani, quindi una attività zootecnica etica e responsabile. Non è un caso se la nostra fiera è nata e cresciuta negli anni nel cuore di una regione unica, il Massiccio Centrale, la più grande area prativa d'Europa dove è ancora forte la tradizione dell'allevamento basato sui pascoli e sull'utilizzo dell'erba per nutrire il bestiame. È la cassa di risonanza di un allevamento sostenibile, responsabile, rispettoso delle persone e degli animali, impegnato e più che mai concentrato sull’innovazione e sulla tecnologia.
Il 2026 verrà celebrato l’Anno internazionale della Pastorizia, i contenuti della fiera rispecchiano questa ricorrenza?
Sicuramente ci riconosciamo in questa celebrazione, viste le peculiarità delle nostre aree e dei nostri allevamenti. Bene ha fatto l’Assemblea generale delle Nazioni Unite che ha proclamato il 2026 Anno internazionale della pastorizia per sensibilizzare le pratiche pastorali. Questo riconoscimento riflette il ruolo essenziale che i pascoli sani svolgono nella creazione di un ambiente sostenibile e di mezzi di sussistenza resilienti per le comunità di tutto il mondo.
In questa edizione ospite d’onore sarà il Kazakistan, primo produttore di carne ovina dell’Asia centrale, dove non mancano i pascoli: perché la scelta di questo paese?
Il Kazakistan è il gigante agricolo dell’Asia centrale e il suo potenziale di sviluppo è enorme. La sua partecipazione a Sommet de l’Élevage è importante e sono certo che gli espositori potranno cogliere numerose opportunità in termini di partnership e affari.
Nelle scorse edizioni avete registrato numerosi visitatori provenienti da diverse parti del mondo: quale è il programma per le delegazioni straniere quest’anno?
Innanzitutto l'ingresso alla fiera è gratuito per tutti i visitatori internazionali, basta registrarsi sul nostro sito per scaricare il badge. Poi abbiamo l'International Business Lounge dove le delegazioni straniere possono riposare, mangiare, fare riunioni, chiedere informazioni o contattare interpreti.
Organizziamo anche uno speciale "Gala internazionale del bestiame" in cui presentiamo alle delegazioni straniere tutte le nostre razze bovine, ovine ed equine francesi, con traduzione in inglese, al termine del quale vi sarà una cena. Infine, proponiamo un programma di 30 visite alle aziende agricole durante la fiera, ogni mattina e ogni pomeriggio. I visitatori internazionali possono fare visita ad alcuni allevamenti francesi, da carne bovina e da latte, ma anche realtà con pecore e capre, macelli, impianti di biogas, centri di ricerca sul bestiame. L'anno scorso abbiamo accolto circa 5.000 visitatori internazionali provenienti da 90 paesi e i visitatori italiani erano i più rappresentati. I rapporti tra Italia e Francia nel settore agricolo e zootecnico sono molto forti.
L'agricoltura sta attraversando una rivoluzione digitale: cosa proponete?
La maggior parte degli agricoltori oggi è connessa ed è per questo che abbiamo voluto sviluppare la nostra presenza digitale lanciando un mercato virtuale tramite Le Comptoir des Éleveurs, la nostra nuova piattaforma digitale.
Cosa propone l’edizione 2024 di Sommet de l’Élevage?
Intanto il raduno annuale di tutte le principali razze di bestiame, un evento imperdibile per il settore zootecnico che deve la sua reputazione all’alta qualità degli animali nelle valutazioni e negli spettacoli. Ogni anno, i migliori allevatori francesi di bovini, ovini ed equini ci scelgono per organizzare i loro campionati interregionali, nazionali o europei. Inoltre, sono in programma oltre 130 tra convegni e conferenze che spaziano su tutti i temi caldi dell'agricoltura, dal benessere degli animali alle scelte d’acquisto, fino alle indicazioni per i giovani agricoltori che intendono intraprendere questa attività all'agricoltura biologica. Poi si parlerà dell’impatto dei cambiamenti climatici sull'agricoltura e del trasferimento delle energie rinnovabili.
Sulla agricoltura innovativa?
Se si considera che il 67% degli agricoltori francesi utilizza nuove tecnologie nello svolgimento della propria attività, come dispositivi connessi, fotocamere, Gps, droni e immagini satellitari, non c'è dubbio che l'innovazione in agricoltura sia l’obiettivo centrale. I visitatori potranno immergersi nel “villaggio” delle startup agricole e con Les Sommets d'Or, un concorso sulla innovazione dedicato agli espositori, il Sommet de l’Élevage vuole essere una vetrina per l'agricoltura del domani.
La fiera è anche un momento per fare approfondimenti tecnici e luogo di incontri per le politiche di settore
Tutti gli anni il quartiere fieristico di Clermont-Ferrand si trasforma in un polo del commercio internazionale di bestiame con visitatori provenienti dall'Africa, dal Sud America e dall'Europa, alla ricerca dell'eccellenza dell'esperienza zootecnica francese. Poi è vero, si tratta di una rassegna dove la politica dialoga: ministri, leader di partito, deputati, senatori della Repubblica, percorrono i saloni per incontrare gli allevatori e tutti coloro che si occupano di agricoltura.
Una fiera in crescita
La 33ª edizione presenterà 2.000 animali di 70 razze, 1.700 espositori provenienti da 35 paesi e un grande programma per i 120.000 visitatori attesi.
Inoltre ospiterà:
- Il concorso nazionale della razza Salers (bovini da carne), con 400 animali in gara.
- Il concorso europeo per la razza Simmental (bovini da latte) che ha visto la partecipazione di 56 vacche provenienti da 3 paesi.
- Il Kazakistan, ospite d’onore di quest’anno.
- Il concorso «Sommets d’Or» per premiare le migliori innovazioni tecniche.
- Il concorso «Fermiers d’Or» per i migliori prodotti alimentari lavorati in azienda.
- Più di 130 conferenze che tratteranno i temi chiave dell’agricoltura.
- Una serie di serate conviviali e festive organizzate dai giovani agricoltori, dalla regione Auvergne Rhône-Alpes, dall’industria lattiero-casearia.
Sommet de l’Élevage in cifre
- 220.000 m² (sì, sono 22 ettari!) di superficie espositiva lorda e 97.000 m2 di superficie espositiva netta, di cui:
- Il 25% è al coperto
- Il 75% è all’esterno
- 1.650 espositori, compresi 300 espositori internazionali provenienti da 32 Paesi;
- 120.000 visitatori attesi;
- 2.000 animali;
- 70 razze di animali di cui: - 24 bovine
- 27 ovine
- 4 di capre
- 15 di cavalli
- 5 vendite all'asta di bestiame;
- 130 conferenze e simposi;
- 35 siti agricoli e agroindustriali;
- 4 serate divertenti;
- 1 agorà di trasferimento di energia;
- villaggio di 15 startup.
Gli highlight 2024
- Campionati nazionali di razza Salers (bovini da carne): 400 animali a giudicare.
- Campionati europei di razza Simmental (bovini da latte): 56 vacche a giudizio provenienti da 3 paesi.
- Il concorso per l'innovazione “Sommets d'Or”: un concorso per le migliori innovazioni tecniche proposte dagli espositori presenti in fiera.
- Concorso di prodotti agricoli “Fermiers d’Or.”
- Concorso per i migliori prodotti trasformati in azienda.