Allarme Psa, 6 nuovi focolai nelle regioni più vocate per i suini

A lanciare l'allarme è la Cia che segnala il blocco degli indennizzi, la lentezza degli abbattimenti dei cinghiali e le difficoltà degli allevamenti

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Occorrono ulteriori risorse per le misure di prevenzione e una strategia efficacedi controllo della Psa

Sono saliti a 6 i focolai di Psa (vedi anche qui il pregresso) confermati dal 26 luglio a oggi negli allevamenti nazionali di suini in  Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia. Sono stati rilevati a Trecate (Novara), Besate (Milano), Mortara (Pavia), Gambolò (Pavia) e Vernate (Milano) e Ponte Dellolio (Piacenza).

In una nota sulla Psa, aggiornata il 30 luglio, il ministero ha riferito che è «in via di elaborazione una nota informativa al territorio per rinforzare il sistema dei controlli attraverso la disposizione di una serie di misure straordinarie, al fine di scongiurare la ulteriore diffusione della malattia e nell'ottica di adottare misure di contrasto uniformi sul territorio».

La nota è firmata dal direttore generale Giovanni Filippini e indirizzata, tra gli altri, agli Assessorati alla Sanità Servizi Veterinari ed al Coordinamento regionale dei Servizi veterinari regionali.

L'allarme per i nuovi focolai di Psa, l'appello della Cia

A lanciare l’allarme, dopo le manifestazioni organizzate da Coldiretti in tutte le regioni più a rischio per la Psa, è stata la Cia sottolineando che «con oltre 2 milioni di cinghiali su tutto il territorio nazionale e le operazioni di contenimento che procedono a rilento, non ci può essere freno alla peste suina africana».

«Siamo molto preoccupati – ha dichiarato il presidente di Cia, Cristiano Fini . Lo scenario si è notevolmente complicato, è successo ciò che era prevedibile, vista l’eccessiva presenza dei cinghiali soprattutto nelle zone coinvolte. Ora chiediamo celerità nelle risposte».

Indenizzi fermi e aziende suinicole in perdita

Il comparto suinicolo, infatti, è già in forte sofferenza e adesso bisognerà prevedere risorse importanti per consentire tenuta e ripresa delle aziende. «Gli indennizzi sono fermi allo scorso novembre - continua Fini - ed è sempre più necessario supportare quelle imprese che continuano a lavorare con enormi difficoltà a causa delle misure sanitarie imposte. Servono subito ristori per coprire tutti i danni indiretti subiti con il blocco sanitario delle movimentazioni e anche con il deprezzamento dei capi».

In più «occorrono ulteriori risorse per le misure di prevenzione, che ad oggi sono risultate insufficienti, oltre a un maggiore coordinamento e uniformità nella strategia di controllo della Psa – continua il presidente di Cia –. Il problema è nazionale e auspichiamo, quindi, che il direttore generale della Sanità Animale, Giovanni Filippini, che subentra al commissario Vincenzo Caputo dopo le recenti dimissioni, agisca con urgenza attraverso misure straordinarie, superando i vincoli burocratici e accelerando gli abbattimenti per fermare i contagi».

Numero di animali positivi alla PSA per regione e provincia dal 01/01/2022 al 01/08/2024 06:24 (2424 casi nei cinghiali e 27 focolai nei suini) secondo il Bollettino epidemiologico nazionale del ministero della Salute

 

 

Allarme Psa, 6 nuovi focolai nelle regioni più vocate per i suini - Ultima modifica: 2024-08-01T19:12:00+02:00 da Francesca Baccino

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