Controllo del rischio aflatossine, l’attenzione va aumentata

Come tutti sanno, nell’ambito della normale e corretta gestione dei rischi a cui ogni produttore è tenuto, nei mesi autunnali va innalzata l’attenzione al pericolo di tracce di aflatossina M1 nel latte e nei relativi prodotti.

Ciò è particolarmente importante negli anni in cui le condizioni climatiche siano state caratterizzate da una prolungata siccità, con conseguente potenziale rischio di una accresciuta contaminazione da aflatossine nelle produzioni di mais.

Le prassi consolidate di tale gestione sono ben note a tutti, ma è importante ricordarsi che tale attenzione deve essere particolarmente elevata sia a livello di caseificio con le consuete verifiche sul latte di massa e di lotto che, soprattutto, a livello di stalla ove va prestata la massima cura nella valutazione delle caratteristiche di sicurezza dei lotti di granaglie utilizzati; questo perché come ben noto il rischio di aflatossina M1 nel latte è direttamente collegato al rischio di aflatossina B1 nelle granaglie e nel mais in modo prevalente, dove questa tossina si può formare quando ricorrono date condizioni climatiche ed agronomiche. Una volta assunta dalla vacca la tossina può ritrovarsi nel latte in una forma (la M1) modificata e meno pericolosa ma ugualmente da tenere sotto controllo.

Ogni allevatore deve pertanto assicurarsi la salubrità delle partite che utilizza scegliendo con molta cura i fornitori tra quelli che offrono garanzie di prestare la massima attenzione alle materie prime che comprano, e in tale ambito l’acquisto di prodotti da mangimifici adeguatamente attrezzati fornisce indubbiamente un importante contributo alla sicurezza complessiva della produzione.

Quando le granaglie vengono acquistate direttamente è onere dell’allevatore utilizzare materie prime sicure attraverso valutazione dei fornitori ed analisi dei lotti in ingresso.

È importante avere presente che, essendo la materia di tipo sanitario, è in corso anche da parte della Asl una intensificazione dei controlli in modo da garantire al massimo livello la sicurezza dei prodotti; tali controlli verteranno sulla corretta gestione del sistema di autocontrollo adottato dagli operatori del settore mangimistico e del settore alimentare, con particolare riferimento alla tracciabilità e al destino del prodotto non conforme, prendendo visione degli esiti delle analisi in autocontrollo eseguite sul mais, latte e siero uso alimentare.

Le risultanze dell’indagine epidemiologica svolta dai Servizi a seguito di rilievo di esiti non conformi per aflatossine sia a seguito del campionamento ufficiale che in autocontrollo verranno anche utilizzate a livello regionale per il monitoraggio della situazione e l’eventuale attivazione di ulteriori azioni atte a prevenire la contaminazione dei prodotti lattiero caseari.

nocetti@parmigianoreggiano.it


ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Alleva by Parmigiano Reggiano

Controllo del rischio aflatossine, l’attenzione va aumentata - Ultima modifica: 2021-11-26T17:39:36+01:00 da Lucia Berti

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome