Benessere animale: partiamo dalla normativa

Siamo ormai abituati a valutare il livello di benessere degli animali utilizzando schemi complessi come quelli proposti dal Crenba. Ma a monte di queste valutazioni, che sono volontarie, è importante avere ben chiaro che sono presenti parametri legislativi che è tassativo conoscere e a cui bisogna conformarsi rigorosamente. Li ricordiamo qui sinteticamente.

Dalla nascita fino alle 8 settimane di età il vitello può essere allevato in un recinto individuale che abbia una larghezza almeno pari all’altezza al garrese e la lunghezza pari alla lunghezza del vitello moltiplicata per 1,1 (mediamente e indicativamente perciò 130 cm di lunghezza e 80 cm di larghezza).

Tutti i vitelli di età inferiore alle 2 settimane devono avere una lettiera adeguata, e cioè non in grado di arrecare danni al vitello, come per assenza di comfort termico (riparo dal freddo) e per il rischio di lesioni cutanee; deve essere asciutta, confortevole e pulita giornalmente.

Ogni box individuale non deve avere muri compatti ma pareti divisorie traforate che consentano il contatto visivo e tattile, diretto e contemporaneo, tra i vitelli. Per il benessere del vitello, il contatto con i suoi simili è molto importante; anche recenti studi hanno dimostrato che vitelli allevati in coppia manifestano minore stress da svezzamento, nonché facilità di apprendimento e tassi di crescita maggiori rispetto ai vitelli allevati in box singolo.

È possibile adeguare le gabbiette esistenti con semplici modifiche, come ad esempio realizzando aperture nelle pareti divisorie già presenti.

Mutilazioni: il taglio delle code, per i bovini, è vietato se non per fini terapeutici certificati. La principale azione che ricade in questa tipologia negli allevamenti da latte è perciò la eliminazione dell’abbozzo corneale.

Questa è consentita (per cauterizzazione o causticazione purché venga effettuata entro le tre settimane di vita) per prevenire i danni che i bovini adulti possono procurarsi a causa della presenza delle corna e per prevenire i pericoli potenziali per il personale di stalla che si occupa degli animali. Tutte le operazioni devono essere eseguite da un medico veterinario o da personale qualificato adeguatamente addestrato, riducendo al minimo ogni sofferenza per gli animali attraverso l’impiego di adeguata anestesia e/o analgesia.

Nessun vitello di età superiore alle 8 settimane deve essere rinchiuso in un recinto individuale (salve esigenze veterinarie). E i box di gruppo devono consentire a ogni vitello di aver a disposizione uno spazio pari a 1,5 m2 fino al peso di 150 kg; 1,7 m2 per vitelli con peso tra i 150 e i 200 kg e almeno 1,8 m2 per i vitelli con peso superiore ai 220 kg.

È proibito allevare vitelli fino ai sei mesi di età legati alla catena o alla corda.

Tutti gli animali devono avere accesso continuo a un’appropriata quantità di acqua e il numero e la posizione degli abbeveratoi devono far in modo che l’animale non abbia bisogno di competere o aspettare troppo a lungo per abbeverarsi.

In caso di animali allevati con stabulazione fissa, ciascun animale deve avere una tazza funzionante per potersi abbeverare.

Per maggiori informazioni è possibile fare riferimento ai veterinari del Servizio Produzione Primaria del Consorzio durante le visite o contattarli a spp@parmigianoreggiano.it.

Quelle descritte sono prescrizioni di legge e il loro rispetto è un prerequisito per l’ingresso nella graduatoria del bandi Benessere Animale: ciò significa che aziende eventualmente non conformi per i punti sopra descritti al momento della redazione della graduatoria saranno automaticamente escluse dalla stessa, anche se potenzialmente entranti come punteggio.

nocetti@parmigianoreggiano.it


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Alleva by Parmigiano Reggiano

Benessere animale: partiamo dalla normativa - Ultima modifica: 2021-05-10T14:59:54+02:00 da Claudia Notari

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