Albo Mangimisti: così opera l’attività analitica di controllo

Albo Mangimisti

Complementare a quella di auditing, descritta nell’ultimo numero di ALLEVA Newsletter, l’attività di controllo dell’Albo Mangimisti prevede la raccolta di campioni di mangime nelle stalle del comprensorio e l’esecuzione di verifiche analitiche sugli stessi.

Anche nel 2020 sono pertanto arrivati al laboratorio del Dipartimento di Medicina veterinaria dell'Università di Bologna i campioni di mangimi raccolti negli allevamenti che producono latte per il Parmigiano Reggiano per le analisi di controllo della conformità rispetto ai dettami del regolamento di alimentazione.

In particolare, nel 2020 sono stati analizzati 113 campioni di mangimi identificati e corredati dai cartellino di legge. Di questi, 70 campioni erano prodotti dalle aziende aderenti all'albo e i rimanenti da mangimifici non aderenti. Le analisi condotte hanno riguardato il tenore di umidità, i contenuti di proteine, lipidi e ceneri e frazioni fibrose (aNDFom, ADF e ADL).

È stata inoltre ricercata l’eventuale presenza di urea, vietata dal Disciplinare di produzione, e sono stati determinati i valori di perossidi, indicatori dello stato di ossidazione lipidica che è possibile conseguenza di scadenti condizioni di gestione e conservazione del mangime.

Non sono stati invece determinati i residui di gossipolo (quest'ultimo è elemento "traccia", indica la presenza di contaminazioni da cotone) poiché dalle analisi condotte negli anni precedenti e dagli audit presso i mangimifici si è valutato questo rischio del tutto assente.

Rispetto alle attività degli scorsi è stata implementata la metodica di determinazione degli acidi grassi presenti nei mangimi, che da qualitativa è divenuta quantitativa.

Le analisi relative al contenuto in acidi grassi hanno la finalità di evidenziare l'eventuale presenza di grassi aggiunti diversi da quelli apportati dalle materie prime. Questa analisi consente di valutare il sospetto di aggiunta di saponi e/o grassi idrogenati, il cui uso, come noto, è vietato dal regolamento per le loro capacità di ridurre la digeribilità ruminale della fibra e di modificare il profilo acidico del grasso del latte.

Nell'insieme i campioni hanno evidenziato un’elevata corrispondenza fra valori dichiarati a cartellino e valori  rilevati alle analisi, riconfermando i dati ottenuti anche nei precedenti anni. Ciò testimonia della buona attitudine degli operatori al rispetto delle norme di legge.

Un dato di particolare interesse è quello relativo alla possibilità di grassatura dei mangimi, indicato dalla presenza di acidi grassi saturi (miristico C14, palmitico, C16 e stearico C18) in quantità superiore al 20% dei grassi greggi: dai dati rilevati emerge un livello di rischio di non conformità dei mangimi degli aderenti all’Albo prossimo a zero, diversamente dall’immagine fornita dai dati relativi alle aziende extra Albo, a conferma della grande affidabilità dei primi.

Andrea.formigoni@unibo.it

Valori medi dei parametri analizzati

media
Umidità S.T.Q. 11,55
Proteine grezze S.T.Q. 15.6
Ceneri grezze S.T.Q. 7.7
Lipidi grezzi S.T.Q. 3.4
aNDFom S.T.Q. 18.8
ADF S.T.Q. 9.9
ADL S.T.Q. 2.5
C14+C16+C18 g/100g Lipidi 13.6

 


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Alleva by Parmigiano Reggiano

Albo Mangimisti: così opera l’attività analitica di controllo - Ultima modifica: 2021-03-08T10:35:56+01:00 da Claudia Notari

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