Un tavolo presieduto da allevatori e pubblica amministrazione con la regìa regionale proseguirà il lavoro già intrapreso per il rispetto delle attività produttive, della salute e tracciabilità degli animali. È il risultato dell’incontro che si è svolto a fine settembre a Mottola, in provincia di Taranto, presso la sede dell’Ara (Associazione regionale allevatori) Puglia, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, del presidente e vice-presidente di Ara, rispettivamente Pietro Laterza e Francesco D’Onghia, del presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo, dei dirigenti dell’assessorato regionale alla Sanità animale, Onofrio Mongelli, e del Servizio veterinario Asl di Taranto, Vito Gregorio Colacicco e Luigi Laera.
L’incontro di Mottola ha chiuso un mese caratterizzato da un clima di preoccupazione per il cosiddetto caro-bollette, culminato con la manifestazione del 16 settembre scorso presso la Camera di Commercio di Bari, organizzata dalla Coldiretti nazionale, dove è stato preparato, a scopo dimostrativo, il Fior di latte Doc più lungo del mondo a testimoniare il rischio scomparsa di uno dei prodotti simbolo della cultura alimentare del nostro Paese, a causa proprio del caro energia e dei mangimi che ha fatto schizzare i costi nelle stalle.
Il rischio crack per le aziende zootecniche nazionali, evidenziato nell’occasione, potrebbe causare l’estinzione anche di centinaia di prodotti caseari tipici diffusi lungo tutta la Penisola, con la Puglia tra le regioni di punta in questo settore. L’Ara pugliese, tuttavia, non demorde, e in questo inizio d’autunno, come anticipato dal suo direttore, Giulio Federici, sta lavorando per organizzare eventi zootecnici con l’obiettivo di risollevare l’economia e la voglia di confrontarsi degli allevatori: in programma, infatti, c’è la riproposizione della manifestazione “Cavalli di Puglia” che prevede l’esposizione multirazza delle principali realtà equine della regione.