Il 18 febbraio 2021 l’addio a uno storico dirigente dell’Aia: Fortunato Tirelli. Tirelli fu segretario generale dell’Associazione italiana allevatori dal 1972 al 1986 e successivamente direttore generale fino a dicembre 1994.
Mantovano di San Prospero di Suzzara, sempre legatissimo alle sue origini, Tirelli si trasferì presto nella Capitale, seguendo il suo impegno con la Coldiretti, nelle file della quale fu tra i protagonisti della nascita e dello sviluppo dei Club “3P”, esperienza innovativa per l’epoca, che era rivolta a un più largo coinvolgimento dei giovani in agricoltura.
L’attenzione al mondo giovanile e a quello della comunicazione sono andati sempre di pari passo nel suo cammino. Oltre ad essere giornalista pubblicista - numerosi e incisivi gli interventi sulla stampa quotidiana e di settore - ha arricchito il suo lavoro con la pubblicazione di diversi volumi, tra i quali uno appunto dedicato all’esperienza “3P” (“Giovani e progresso agricolo”) e altri su temi generali (“La zootecnia italiana negli anni ‘90”).
Anche quando lasciò la direzione di Aia, passando il testimone proprio a un giovane, Paolo Mainardi, volle restare ancora per qualche tempo direttore responsabile dell’house organ dell’associazione, “l’Allevatore”, allora settimanale. Tra le realizzazioni in ambito Aia si ricordano ad esempio le consulte intersettoriali latte e carne, quella interprofessionale per la gestione dei fondi comunitari per la pubblicità dei prodotti lattiero caseari, la costituzione di consorzi di valorizzazione delle carni (fu anche presidente del Consorzio Carni Bovine doc di Mantova), il Piano ipofecondità, lo stoccaggio carni bovine, la formazione dei valutatori e dei direttori delle Associazioni allevatori.
La collaborazione con i ministeri dell’Agricoltura (per il quale Tirelli si batté per evitarne l’abrogazione chiesta dal referendum) e con quello della Sanità portò alla istituzione degli Uffici tecnici sanitari (Uts). Grande attenzione fu posta alla promozione all’estero della nostra zootecnia e agli studi di settore, questi ultimi attraverso collaborazioni con università e centri di ricerca.
“Con Tirelli se va un pezzo della nostra storia” hanno affermato il presidente e il direttore generale di Aia, Roberto Nocentini e Mauro Donda. “Ricordiamo non solo le sue innegabili capacità professionali ma anche le sue doti umane. Tirelli è stato anche un grande comunicatore: ne sono testimonianza i suoi interventi sui mass media dell’epoca all’interno dei quali, oltre a sottolineare l’importanza della zootecnia per l’economia generale del Paese, non trascurava le potenzialità dell’apporto dei giovani nell’attività di allevamento, intuendone il ruolo multifunzionale e di propensione alle innovazioni. Era anche attento agli aspetti culturali legati al mondo allevatoriale, accogliendo con entusiasmo la valorizzazione a livello nazionale della festività del santo Patrono degli allevatori, Sant’Antonio Abate”.
Buon lavoro a Cassandro nuovo direttore Anafij
Martino Cassandro, stimato docente universitario presso il dipartimento Dafnae (Department of Agronomy, Food, Natural Resources, Animals and Environment) dell’Università di Padova, dallo scorso anno direttore tecnico di FedANA, subentra ora a Giorgio Burchiellaro alla direzione di Anafij, l’Associazione Nazionale Allevatori Frisona e Jersey Italiana.
“Apprendiamo con soddisfazione della nomina del professor Martino Cassandro alla direzione dell’Anafij”, dichiara il presidente dell’Aia Roberto Nocentini, che prosegue: “Cassandro è uno stimato e conosciutissimo docente universitario, che abbiamo avuto il piacere di apprezzare personalmente anche per aver partecipato assieme ad eventi di importante levatura convegnistica, soprattutto in terra veneta. Siamo certi che farà molto bene alla direzione dell’Ente selezionatore delle razze bovine italiane da latte più significative allevate nel nostro Paese. Al tempo stesso rivolgiamo un caloroso saluto e un ringraziamento al suo predecessore, Giorgio Burchiellaro, che per molti anni ha ricoperto egregiamente e con competenza vari incarichi nelle associate del Sistema allevatori, sia territoriali che di razza e specie”.
La direzione di Anafij affidata al professor Cassandro, aggiunge Mauro Donda, direttore generale Aia, “rappresenta un importante tassello nel percorso di riorganizzazione degli Enti selezionatori, dopo le novità introdotte dal decreto 52. Le competenze che il professore saprà mettere in campo, insieme a una visione complessiva e strategica del settore, saranno importantissime per un ulteriore salto di qualità della zootecnia bovina da latte nel nostro Paese”.