La sostenibilità sanitaria, ambientale ed economica degli allevamenti lucani e il ruolo dell’Ara (Associazione regionale allevatori) Basilicata al centro di un incontro che si è svolto di recente a Potenza.
«L’allevatore e tutto il personale coinvolto nella gestione e cura degli animali e delle strutture allevatoriali – ha spiegato Palmino Ferramosca, presidente dell’Ara Basilicata – devono essere consapevoli delle complesse relazioni esistenti tra salute animale e ambiente e come il benessere possa essere perseguito solo attraverso un’attenta integrazione tra queste componenti».
È emerso il concetto che il benessere «deve essere raggiunto e mantenuto permettendo all’animale di massimizzare le proprie capacità di adattamento all’ambiente – ha aggiunto Francesco Carbone, direttore dell’Ara Basilicata – riducendo i fattori stressanti con efficaci programmi di gestione aziendale, di profilassi, di biosicurezza e di potenziamento delle strutture di allevamento. Un adeguato livello di benessere animale in allevamento comporta anche una minore incidenza delle malattie».
All’iniziativa sono intervenuti anche Gerardo Salvatore, dirigente dell’ufficio Prevenzione sanità umana veterinaria e sicurezza alimentare, Vito Bochicchio, direttore del dipartimento Prevenzione sanità e benessere animale dell’Asp (Aziende sanitarie provinciali), Nicolò Mangano dirigente medico veterinario area igiene allevamenti e produzioni zootecniche dell’Asp, Michele Blasi, direttore del Dqa, dipartimento Qualità agroalimentare, Antonio Pessolani, presidente di Coldiretti Basilicata e presidente dell’Associazione per la promozione del Caciocavallo Podolico e Giambattista Lorusso, presidente della Cia di Potenza.