Soddisfazione per la Dop Mozzarella di Gioia del Colle

mozzarella Gioia del Colle
Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale europea

Alla fine del 2020, precisamente il 10 dicembre, con la pubblicazione dell’atto relativo nella Gazzetta Ufficiale Ue, è stata posta finalmente la parola fine al complesso iter del riconoscimento della Dop Mozzarella di Gioia del Colle, nata da una iniziativa che ha avuto origine sin dal 2011 ad opera del Gal dei Trulli e di Barsento e del suo presidente Stefano Genco. Tra i primi ad esprimere soddisfazione, nel panorama del mondo zootecnico pugliese e lucano, accomunati nel territorio “murgiano” barese, tarantino e materano, i vertici dell’Associazione temporanea di scopo (Ats) “Treccia della Murgia” con sede presso l’Ara Puglia a Putignano.
Il presidente dell’Ats Pietro Laterza, che di intesa con il presidente del Gal ha richiesto il riconoscimento della denominazione di origine protetta per la Mozzarella di Gioia del Colle, ha espresso quindi a caldo viva soddisfazione per la definitiva registrazione della Dop.
Laterza e Genco, a proposito del complesso iter che ha portato al riconoscimento, hanno ricordato come, dapprima a livello nazionale, si siano dovuti superare, anche attraverso ricorsi al Tar, l’opposizione dei produttori di Mozzarella di bufala campana e, nell’ultimo anno, si sono dovuti superare in sede europea le opposizioni della Germania (in difesa dei produttori tedeschi di mozzarella) e dell’americano U.S. Dairy Export Council e del Consorzio per la difesa dei nomi comuni Ccfn.
“La soddisfazione è quindi ancora più grande – hanno detto – perché Davide ha sconfitto Golia. E così, nel nostro piccolo, abbiamo avuto ragione nel promuovere la difesa e soprattutto lo sviluppo di un distretto produttivo come quello della Murgia Barese e Tarantina, dove allevatori e trasformatori potranno avere grandi soddisfazioni nella caratterizzazione del loro prodotto principe attraverso la Dop”.
L’Ats, ha affermato Laterza, ha quindi raggiunto il suo scopo e nel giro di alcune settimane viene sciolta per dare spazio al costituendo Consorzio di tutela, che dovrà in futuro governare produzione, commercializzazione e promozione della Dop. L’Ats era nata appunto per supportare la richiesta di riconoscimento al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e si è arricchita strada facendo della presenza sia degli allevatori che dei maggiori caseifici dell’area di competenza della Dop (che raggruppa 16 Comuni della provincia di Bari, 6 della provincia di Taranto e una porzione di territorio del Comune di Matera) che, insieme, dovranno ora dare vita al Consorzio di tutela e valorizzazione.
“Colgo l’occasione – ha concluso Laterza – per ringraziare ancora una volta il consigliere del Gal Giuseppe Genco, la direzione e i tecnici dell’Associazione regionale allevatori che hanno seguito tutto l’iter del riconoscimento e, insieme al prezioso contributo del professor Michele Faccia dell’Università di Bari, hanno redatto un disciplinare di produzione che, per la sua unicità, ha consentito di raggiungere questo agognato risultato. Un risultato importante per dare al nostro territorio una nuova e importante opportunità, rappresentando la Dop il giusto suggello di una vocazione che da quasi un secolo ha fatto del settore zootecnico e lattiero caseario della Murgia un elemento di distintività e di valorizzazione della intera Puglia”.


Ara Basilicata: benefici per gli allevatori lucani

Soddisfazione è stata espressa anche dall’Ara della Basilicata per il riconoscimento assegnato alla Mozzarella di Gioia del Colle, eccellenza del patrimonio gastronomico e culturale pugliese e lucano. Infatti la zona di produzione, di trasformazione del latte e di confezionamento della mozzarella comprende il territorio anche di parte del comune di Matera.
“Siamo orgogliosi per questo importante riconoscimento – ha commentato il vice presidente di Ara Basilicata, Nunzio Di Mauro – per un prodotto espressione di un’importante zootecnia da latte e della storica attività di trasformazione secondo l’antica tradizione locale della pasta filata”.
Le caratteristiche del latte, infatti, sono legate all’uso del pascolo per almeno 150 giorni all’anno e quindi alla qualità della flora dei pascoli tipici del territorio delle Murge. Esiste un legame profondo tra il prodotto e la tipologia degli allevamenti, aziende zootecniche di piccole e medie dimensioni, a conduzione prevalentemente familiare e strutturate con ampie superfici delimitate da muretti a secco, che prevedono lunghi periodi di pascolamento.

C.M.

Soddisfazione per la Dop Mozzarella di Gioia del Colle - Ultima modifica: 2021-01-13T11:45:24+01:00 da Lucia Berti

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