Sono già consultabili, dallo scorso 23 marzo, i dati definitivi del Bollettino della Produttività del Latte 2021, accessibili dall’indirizzo http://bollettino.aia.it. La pubblicazione, giunta alla LX edizione, ormai già da cinque anni è consultabile direttamente – oltre che dal sito istituzionale dell’Aia, www.aia.it – anche dal portale del Bollettino OnLine, concepito per migliorare la fruibilità delle informazioni accessibili agli utenti via web, in particolare per quanto riguarda l’area riferita al Bollettino dei controlli della produttività animale.
Gli utenti possono scaricare le numerose informazioni contenute digitando semplicemente, anche da tablet o smartphone, l’indirizzo http://bollettino.aia.it. La pagina che si apre, consente un’immediata lettura e reperimento delle informazioni.
Il Bollettino OnLine esordisce con i principali numeri di sintesi sulle consistenze di capi e allevamenti delle varie specie che producono latte, cioè bovini, ovini, caprini e bufalini. A seguire, poi, si accede alle tabelle di consultazione del Bollettino dei Controlli della produttività del latte suddivise per anno (dal 2004), specie, tipologia tabellare e provincia di appartenenza.
Le Note introduttive al Bollettino rappresentano il riepilogo della situazione produttiva nazionale, aggiornate all’ultimo anno, il 2021; infine, le Statistiche ufficiali costituiscono un utile strumento di confronto e illustrano le tendenze di breve periodo, riferite sempre all’anno più recente. Anche se il biennio 2020-2021 è quello coincidente con il periodo di emergenza pandemica, ciò non ha inficiato la regolarità dei dati.I dati del bollettino forniscono il risultato dell’attività di controllo funzionale del comparto latte nella campagna di attività che parte in autunno 2020 e termina alla fine dell’estate dell’anno successivo. A seguito delle numerose richieste pervenuteci, e anche per adempiere alle ultime normative sulla tutela e riservatezza delle informazioni personali, in questa area del sito i dati delle aziende sono anonimizzati.
L’adesione ai controlli funzionali è volontaria, ma la percentuale di aziende che risultano iscritte al sistema di raccolta dei dati è molto importante, in particolare per i bovini da latte. Le aziende controllate per la specie bovina da latte sono circa 15mila. L’altra specie di notevole interesse è quella bufalina, rappresentata da 321 allevamenti e 74.048 capi, numeri che danno la dimensione di una realtà in crescita.
La razza Frisona sul podio con 10.285 kg di latte
Dal bollettino è possibile anche avere una panoramica dei livelli produttivi delle diverse razze da latte allevate: spiccano i 10.285 kg di latte a lattazione della razza bovina Frisona Italiana contro una media di 6.778 delle altre razze. Sono almeno 7 le razze che superano i 7mila kg di latte a lattazione, tra cui la Bruna e la Pezzata Rossa Italiana. Anche la Bufala Mediterranea viene certificata con un livello produttivo a lattazione di 2.332 kg. «Il bollettino dell’Aia – ricorda il direttore generale di Aia, Mauro Donda – racconta la storia produttiva dagli inizi degli anni Sessanta a oggi e ci evidenzia che la selezione ha portato attualmente a un aumento di produttività delle vacche da latte di oltre il 135% se confrontate con quelle degli anni Sessanta. Siamo già – ha continuato Donda – nell’era della ”zootecnia di precisione” e dell’agricoltura 4.0, processi favoriti dalla crescente digitalizzazione e dall’implementazione di tutti gli strumenti tecnici e informatici che fanno parte del consolidato know-how del Sistema allevatori. La massa d’informazioni fornite dal sistema Aia, affidabile e di supporto continuo agli utenti, oltre ad essere un indispensabile strumento di conoscenza, mira anche a favorire una migliore e più efficiente gestione aziendale. Inoltre, lo sviluppo dei Big data è complementare alla realizzazione di progetti innovativi quale quello rappresentato da Leo, che si concluderà nel 2023, di cui Aia è capofila assieme ad importanti partner».
