Podolica e Caciocavallo protagonisti a Vivilucania

Riflettori sulla Mostra Nazionale dei bovini di razza Podolica iscritti al Libro genealogico, durante l'edizione 2025 di ViviLucania

La Mostra della razza Podolica organizzata dall’Ara lucana, dall’Anabic e dalla Regione Basilicata
Successo per la “tre giorni” zootecnica lucana a Nemoli, nel potentino

Novantotto capi, quarantasei espositori provenienti da Basilicata, Campania e Calabria, per lo più giovani. Sono i numeri della diciannovesima Mostra Nazionale dei bovini di razza Podolica iscritti al Libro Genealogico Nazionale, inaugurata a Nemoli, nell’ambito della terza edizione di ViviLucania, la tre giorni organizzata dall’Associazione regionale allevatori (Ara) Basilicata, in collaborazione con l’Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne (Anabic), Regione Basilicata e con il patrocinio del Comune di Nemoli, con l’obiettivo di valorizzare il mondo zootecnico lucano con un focus speciale sulla razza Podolica, simbolo di sostenibilità e biodiversità. Presenti al taglio del nastro amministratori locali dell’area, i vertici dell’Ara, Anabic, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Carmine Cicala.

«Difendere la razza Podolica significa difendere la nostra storia, i nostri paesaggi, il nostro futuro – ha evidenziato Cicala – , grazie al pascolo questi animali garantiscono prodotti di eccellenza, come il caciocavallo e la carne podolica, e svolgono un ruolo ambientale insostituibile nella manutenzione del territorio, nella prevenzione del dissesto idrogeologico e nella conservazione della biodiversità».

Nel suo intervento, l’assessore ha illustrato l’azione della Regione Basilicata a sostegno di questo comparto. La conservazione della razza Podolica viene supportata da bandi specifici nell’ambitodello sviluppo rurale, con particolare attenzione alla valorizzazione dei “pastori presìdi del territorio”, oltre 500 dei quali risultano già iscritti al Registro istituito alla fine del 2023.

Quella Podolica è una delle razze rustiche che sta avendo un successo importante nel panorama dell’allevamento. Mentre infatti il numero di bovini in Italia e in Europa è in diminuzione, la Podolica continua a crescere: nel nostro Paese oltre 1.000 allevamenti con più di 38.000 capi iscritti al Libro Genealogico. In Basilicata presenti quasi 18 mila capi. Le politiche attuate per la valorizzazione di questa razza, dall’attivazione del Sistema Qualità Nazionale “Vitello Podolico al Pascolo”, alle iniziative per il riconoscimento della Dop del Caciocavallo Podolico, ai provvedimenti delle Regioni per il mantenimento della biodiversità, stanno continuamente stimolando l’allevamento della Podolica che presenta tutti i requisiti attualmente richiesti dal mercato: multi–funzionalità, eco–compatibilità, resistenza ai cambiamenti climatici, qualità delle produzioni.

Nel corso della tre giorni organizzati numerosi laboratori didattici per bambini, giochi e artigianato locale. In più, show cooking, performance artistiche e un convegno nazionale sul tema “La valorizzazione del bovino podolico tra sostenibilità economica, sociale e ambientale”. Hanno partecipato a ViviLucania aziende e allevatori da tutto il Centro–Sud Italia, portando esperienze, artigianato e prodotti enogastronomici

A passo spedito verso la Dop del Caciocavallo Podolico

Alla terza edizione di ViviLucania in occasione del convegno sul tema “La valorizzazione del bovino podolico tra sostenibilità economica, sociale e ambientale”

Ara Basilicata ha annunciato di aver predisposto una bozza di disciplinare del CaciocavalloPodolico Dop che presto verrà presentata al ministero dell’Agricoltura per una prima valutazione. È stato anche realizzato il logo e redatto il regolamento d’uso del marchio che a giorni verrà depositato al Masaf presso il Registro italiano dei marchi. Al convegno hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni regionali, del Masaf, e del Parco nazionale dell’Appennino lucano.

Il Caciocavallo Podolico aspira a diventare Dop grazie all’iniziativa di Ara Basilicata

«Stiamo anche avviando i lavori di ricerca che riguardano una particolare siero proteina del latte che si trova solo nel latte podolico, che potrà essere il marcatore molecolare che servirà ad evitare che in futuro ci siano contraffazioni del caciocavallo podolico – ha spiegato Teresa Piscione, responsabile qualità delle produzioni agroalimentari di Ara Basilicata –, se il marcatore non sarà presente nel caciocavallo questo non potrà essere definito Podolico. È un lavoro di ricerca che stiamo effettuando con il laboratorio Ara assieme all’Università di Bari. I tempi sono lunghi perché purtroppo la Podolica produce latte solo in 4/ 5 mesi l’anno. L’obiettivo è arrivare al riconoscimento al massimo entro due anni».

Soddisfatto il presidente di Ara Basilicata, Palmino Ferramosca, per la buona riuscita di ViviLucania che «punta a valorizzare l’allevamento podolico, caratteristico della nostra terra, una tipologia di allevamento che esalta le specificità del nostro territorio, ricco di pascoli e di boschi che solo la razza Podolica è in grado di valorizzare».

Vicino agli allevatori il commissario del Parco, Antonio Tisci: «Siamo dell’idea che la tutela ambientale debba essere uno strumento per valorizzare, migliorare e certificare la qualità della produzione del territorio».

Podolica e Caciocavallo protagonisti a Vivilucania - Ultima modifica: 2025-10-03T12:22:19+02:00 da Francesca Baccino

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