La Fattoria degli animali per la “prima volta” a Udine

L'esposizione è stata curata dall'Aia e dall'Associazione allevatori del Friuli-Venezia Giulia al Villaggio Coldiretti organizzato a Udine

Il gruppo di allevatori e tecnici con il direttore generale dell’Aia, Nicola Di Noia, primo da destra, e il direttore dell’Aafvg, Andrea Lugo, vestito di chiaro di Camillo Mammarella
Nello stand dell’Aia anche la prosecuzione della divulgazione dei risultati del Progetto Leo, di cui l’associazione è stata capofila

C’era grande curiosità per la “prima volta” a Udine e il Villaggio Coldiretti, organizzato in maniera diffusa, tra vie e piazze del centro storico della città, non ha deluso: stimati in circa 210mila i visitatori nella tre giorni di manifestazione, tra venerdì 13 e domenica 15 giugno 2025, in un anticipo d’estate veramente inconsueto in questo periodo nel Nordest d’Italia.

Gettonatissima l’area food con i mercati di Campagna Amica con il meglio del made in Italy agroalimentare, ma sono stati tantissimi, come di consueto, i passaggi di visitatori nell’area della Fattoria degli Animali curata dall’Aia, in collaborazione con l’associata regionale Aafvg (Associazione allevatori del Friuli-Venezia Giulia).

Amatissimi, soprattutto dai numerosi bambini che hanno visitato l’area, gli animali della Fattoria, collocata a ridosso del Tribunale di Udine, nei giardini dell’antica piazza dell’Ospedale Vecchio, di fronte a quella che era la chiesa San Francesco, ora non più edificio di culto, ma dedicato a eventi culturali e museali.

Largo dell’Ospedale Vecchio, intriso nel silenzio del più tipico carattere della gente friulana, laboriosa e austera, ha quindi ospitato una rappresentanza della zootecnia del Nord Est, con in primis una bella bovina di razza Pezzata Rossa Italiana dell’allevatore Mario Coseano di Martignacco (Ud), due pecore di razza Carsolina di Roberto Melocco di Travesio (Pn) e due capre Camosciata delle Alpi dell’Az.

Agr. Bordiga di Elisa Fava di Gonars (Ud), oltre agli asinelli amiatini Lucio e Zizzì, provenienti dalla Fattoria didattica “Ragazzi a Quattro Zampe” di Claudia Giuliani, con sede a Due Carrare nel padovano, e ai conigli di Walter Manzon di Porcia (Pn). C’era grande curiosità per la “prima volta” in terra friulana e il Villaggio Coldiretti, organizzato in maniera diffusa, tra vie e piazze del centro storico di Udine, non ha deluso: stimati in circa 210 mila i visitatori nella tre giorni di manifestazione, tra venerdì 13 e domenica 15 giugno 2025, in un anticipo d’estate veramente inconsueto in questo periodo nel Nordest d’Italia.

Gettonatissima l’area food con i mercati di Campagna Amica con il meglio del made in Italy agroalimentare, ma sono stati tantissimi, come di consueto, i passaggi di visitatori nell’area della Fattoria degli Animali curata dall’Aia, in collaborazione con l’associata regionale Aafvg (Associazione allevatori del Friuli-Venezia Giulia).

Amatissimi, soprattutto dai numerosi bambini che hanno visitato l’area, gli animali della Fattoria, collocata a ridosso del Tribunale di Udine, nei giardini dell’antica piazza dell’Ospedale Vecchio, di fronte a quella che era la chiesa San Francesco, ora non più edificio di culto, ma dedicato a eventi culturali e museali.

Largo dell’Ospedale Vecchio, intriso nel silenzio del più tipico carattere della gente friulana, laboriosa e austera, ha quindi ospitato una rappresentanza della zootecnia del Nord Est, con in primis una bella

bovina di razza Pezzata Rossa Italiana dell’allevatore Mario Coseano di Martignacco (Ud), due pecore di razza Carsolina di Roberto Melocco di Travesio (Pn) e due capre Camosciata delle Alpi dell’Az. Agr. Bordiga di Elisa Fava di Gonars (Ud), oltre agli asinelli amiatini Lucio e Zizzì, provenienti dalla Fattoria didattica “Ragazzi a Quattro Zampe” di Claudia Giuliani, con sede a Due Carrare nel padovano, e ai conigli di Walter Manzon di Porcia (Pn). 

Petizione per chiedere trasparenza su tutte le etichette alimentari

All’ombra degli alberi della piazza, nel pieno rispetto del benessere degli animali, il personale dell’Aia e dell’Aafvg, guidata dal presidente Renzo Livoni, che, assieme al direttore Andrea Lugo ha sottoscritto, come molti altri visitatori, presso lo stand dell’Aia, la petizione di Coldiretti per raccogliere un milione di firme entro l’autunno di quest’anno da portare in sede europea, chiedendo maggior trasparenza sulle etichette dei cibi e uno stop agli inganni a tavola sul falso made in Italy.

Numerose le attività di laboratorio svolte in occasione dell’evento

Durante l’evento si sono svolte le attività di laboratorio programmate, dal “Si fa presto a dire coniglio”, a “Cosa mangiano gli animali?”, a “Il latte al microscopio”, “La Pezzata Rossa tra passato e futuro” e “È nato prima l’uovo e la gallina?”, oltre alla dimostrazione didattica con i bambini per illustrare le potenzialità del lavoro con gli animali, nelle attività assistite a scopo ri-abilitativo o terapeutico con persone con disabilità.

In questo caso, sono stati proprio gli asinelli Lucio e Zizzì a prestarsi con la loro proverbiale pazienza e calma a farsi avvicinare da bambini e genitori, sotto lo sguardo severo della statua in bronzo del poeta udinese Emilio Girardini.

L’artista, nato nel 1858, profugo a Roma nel 1918 a causa della invasione austro- tedesca del Friuli, autodidatta, nella sua produzione poetica non ha mancato in alcuni passaggi a far cenno al mondo rurale antico tipico della sua terra d’origine, come ad esempio in Prima Neve (“Con la fascina vien la femminetta – Ed un pastor sotto la nube greve – Le sue tosate pecorelle affretta”) o in Cortile alla sera (“Schivi non son di posa come voi, ma, or or dai campi reduci, a le stalle muggono con desio, fumidi, i buoi”).

Le azioni di divulgazione sulla biodiversità zootecnica

Nello stand dell’Aia anche la prosecuzione della divulgazione dei risultati del Progetto Leo, di cui l’associazione è stata capofila. L’area della Fattoria degli animali è stata presidiata, nel corso della tre giorni, dal direttore generale dell’Aia Nicola Di Noia, dal direttore tecnico Andrea Bassini e dal coordinatore FedAna (Federazione nazionale delle associazioni di razza e specie), Giorgio Apostoli e visitata, tra gli altri, dal segretario generale Coldiretti Vincenzo Gesmundo e dal presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

In particolare, quest’ultimo si è soffermato simpaticamente con un bambino affascinato, come tanti altri, dalla mole della vacca Pezzata Rossa, e ha ascoltato con attenzione dal personale dell’Aia il significato delle iniziative nell’area della fattoria e alcune caratteristiche degli animali in esposizione, in special modo delle pecore di razza Carsolina, presenti in numero molto ristretto nelle aziende friulane e fra i simboli della ricca biodiversità di interesse zootecnico del nostro Paese.

 L’educazione nelle scuole e gli altri temi al “Villaggio”

Molti, al solito, i temi affrontati nei vari eventi organizzati da Coldiretti e Campagna Amica al Villaggio. Sul palco principale, assieme al presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, con il segretario

generale Vincenzo Gesmundo, si sono alternati tre ministri dell’attuale Governo presieduto da Giorgia Meloni: dal ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, al titolare della Pubblica istruzione Giuseppe Valditara (intervento in videocollegamento) al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.

Tema cruciale quello dell’alimentazione nelle mense scolastiche: al Villaggio contadino è stata diffusa una indagine Coldiretti/Ixè in occasione del lancio del Manifesto di Udine per l’Educazione alimentare nelle scuole presentato dall’Organizzazione professionale agricola nel corso dell’evento su “Cibo naturale: un patrimonio da difendere”.

Distinguere il cibo naturale da quello “spazzatura”

Di grande impatto, a detta anche di esponenti del mondo della comunicazione, l’esposizione realizzata per mettere a confronto il cibo naturale con quello “spazzatura”

e i pericoli a esso collegati, mentre nella Loggia del Lionello è stata allestita la classe scolastica del futuro salva salute, con lo svolgimento di un’ora di lezione di educazione alimentare ai bambini, arredi sostenibili e piante per combattere l’inquinamento da anidride carbonica, curata da Donne Coldiretti, con il supporto di Fondazione Campagna Amica per i temi della stagionalità e della sana alimentazione.

A testimonianza dell’attenzione alle giovani generazioni, il Villaggio ha anche ospitato le finali nazionali del premio Oscar Green dei Giovani della Coldiretti assegnato ad imprese e a start up che generano sviluppo e lavoro. L’innovazione tecnologica è stata protagonista negli spazi dei Consorzi Agrari d’Italia, così come il mondo ittico negli stand di Coldiretti Pesca.

Chiaramente, la contemporaneità con l’evolvere della situazione drammatica legata al conflitto tra Israele e Iran ha anche interessato il dibattito politico: all’inaugurazione del Villaggio i Giovani della Coldiretti hanno portato sul palco un flash mob con dei grandi cartelli le cui lettere hanno formato la parola “pace”, con il disegno di muna colomba.

Il Villaggio di Udine ha, quindi, rappresentato la chiusura di una settimana che ha riportato al centro i valori positivi che la nostra zootecnia riveste per un mondo sano e sostenibile, che passa anche attraverso stili di vita e di consumo improntati ad un cibo naturale e di provenienza certa, garantita dagli operatori che “mettono la faccia” a dimostrazione di essere i primi e veri alleati del consumatore.

All’appuntamento di Udine, cui hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali ittiche e montagne del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, il sindaco del capoluogo friulano Alberto Felice De Toni, il presidente Coldiretti Fvg Martin Figelj e l’ad di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, si è arrivati al termine di giornate molto intense e ricche di iniziative a favore del consumo di cibi sani, tracciati e garantiti, da filiera corta e a km zero: in particolare, la Toscana ha visto l’inaugurazione del grande mercato di Campagna Amica a San Frediano a Firenze.

 Il “patto di qualità” tra macellai e piccoli allevatori

Il Mugello è stato, teatro di un’iniziativa molto partecipata dai cittadini, con l’evento gratuito organizzato per celebrare il “Patto di qualità” consolidato tra macellai e piccole e medie realtà allevatoriali.

Nella giornata di domenica 15 giugno, l’azienda agricola Lippi & Nocentini di Dicomano (Firenze) ha ospitato una maxi-degustazione di ottime carni locali proposte dalla cooperativa Caf, con dimostrazioni dal vivo di lavorazione del prodotto e visita a modelli di allevamento sostenibile. Che il “Patto di qualità” sia stato sancito nel Mugello non è frutto di casualità: è il terminale di un lavoro di preparazione e della collaborazione di più attori della filiera, come ha spiegato il presidente dell’Aia e dell’Ara (Associazione regionale allevatori) Toscana, Roberto Nocentini: «Per la produzione della nostra zona è significativo aver ospitato nel Mugello una manifestazione del genere che unisce il momento produttivo, i macellai, il commercio, la distribuzione della carne e i consumatori».

La Fattoria degli animali per la “prima volta” a Udine - Ultima modifica: 2025-07-01T12:26:29+02:00 da Francesca Baccino

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