Il progetto Blink giunge al termine

progetto Blink
Tracciabilità del prodotto realizzata con nuovi strumenti per il sequenziamento del Dna

All’interno di “Eit Food”, piattaforma europea della quale l’Associazione Italiana Allevatori è partner, è quasi giunto al termine il Progetto Blink, teso a far accrescere la fiducia di consumatori del Vecchio Continente verso i prodotti a base di carne, che grazie ad una maggior tracciabilità possono avvalersi oggi di più elementi di conoscenza.

Il Progetto Blink aveva tra i suoi propositi il potenziamento di strumenti del sequenziamento del Dna per migliorare la tracciabilità nei bovini. L’obiettivo era abilitare il tracciamento di ogni prodotto derivato da ogni singolo capo di bestiame. I prodotti dell’allevamento bovino possono, infatti, essere tracciati fino al singolo animale mediante l’analisi del Dna.
La necessità nasce dal fatto che i numerosi scandali alimentari emersi in quest’ultimo decennio hanno aperto gli occhi ai consumatori in Europa sulla quantità delle frodi a cui sono esposti.
Le truffe alimentari sono per molti aspetti attraenti per i margini di profitto ricavabili e il rischio di essere scoperti è molto basso rispetto ad altre azioni criminose; inoltre, l’interesse e l’attrattiva sono dovuti anche alla scarsa priorità che generalmente si attribuisce al contrasto alle frodi sul cibo, malgrado in Italia ci sia una efficiente rete di indagine, controllo e repressione (Nas, Nac, eccetera).
Nonostante i pochi casi di falsificazioni su larga scala affiorati finora, in Europa i rischi esistono sempre. Per esempio, i rapporti sulle malattie dei bovini che sono destinati al macello e immessi nei circuiti di vendita quest’anno continuano a scuotere la fiducia dei consumatori europei. Perciò, risulta estremamente importante per consumatori ed agricoltori in Europa riguadagnare credito nei processi produttivi della filiera delle carni. Il miglioramento dei prodotti derivati dall’allevamento bovino sono un potenziale aiuto per ricostruire un buon rapporto con il consumatore.
Un contributo viene dalla ricerca scientifica: nell’ultima decade, infatti, sono accaduti impensabili avanzamenti nel decifrare e rendere più accessibile il sequenziamento del Dna, al fine della identificazione individuale di ogni animale. Queste analisi si sono arricchite a tal punto da rendere quasi immediato generare una impronta genetica individuale per ogni animale macellato. Nel Progetto Blink - all’interno di “Eit Food” – si sono sviluppati gli strumenti necessari per analizzare le sequenze di Dna, per aumentare la fiducia dei consumatori.

Il progetto Blink giunge al termine - Ultima modifica: 2020-07-14T15:23:17+02:00 da Lucia Berti

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