Nell’ambito della piattaforma di livello europeo Eit Food, il progetto Focus on Farmers 2020 di cui l’Associazione italiana allevatori - Aia è partner assieme ad altri qualificati attori sia accademici che tecnico-scientifici, prosegue l’esperienza di collaborazione maturata già dallo scorso anno, che in particolare per l’Italia vede coinvolta anche l’Università di Torino, rivolta ad allevatori, tecnici, veterinari e studenti.
L’attività formativa, iniziata in primavera nel pieno dell’emergenza sanitaria da Covid-19, si svolge in modalità da remoto, attraverso seminari online, webinar concepiti per dare continuità al supporto di formazione verso i professionisti del mondo zootecnico, nonostante le limitazioni dovute al coronavirus.
Dopo l’appuntamento di giovedì 24 settembre, che ha visto come relatrice la d.ssa Alessia Tondo, dell’Ufficio Studi di Aia, su “Si@llEvA praticamente: come ottimizzare la gestione della mandria con il software Si@llEvA “, sono programmati altri tre incontri, tutti nel mese di ottobre, con il seguente calendario:
- venerdì 9 ottobre, relatrice la d.ssa Manuela Renna dell’Università di Torino, su “Gestione alimentare per la prevenzione dell’acidosi ruminale subclinica e relazioni con la qualità della frazione acidica del grasso del latte”;
- mercoledì 14 ottobre, relatore il prof. Emilio Trevisi dell’Università Cattolica di Piacenza, su “Gestione della bovina nel periparto e prevenzione delle patologie metaboliche“;
- venerdì 16 ottobre, relatore il dr. Paolo Cornale dell’Università di Torino, su “L’impronta idrica di carne e latte: il ruolo dell’acqua nella sostenibilità degli allevamenti“.
Tutti gli appuntamenti sono a partire dalle ore 18.00, per accedere visionare i rispettivi link nel box pubblicato qui accanto.
L’Associazione italiana allevatori, ricorda il direttore generale Aia Mauro Donda, “attribuisce una importanza primaria al tema della formazione. In particolare, le attività della piattaforma Eit Food e del progetto Focus on Farmers 2020 riguardano attori chiave in ambito alimentare, start up, centri di ricerca e università di tutta Europa. È evidente quindi l’utilità non solo per gli allevatori e i tecnici, ma anche per i giovani studenti, ricercatori e imprenditori che così possono costruire al meglio la loro professionalità per la zootecnia 2.0. Invitiamo quindi tutti i potenziali interessati ad iscriversi numerosi a questi webinar che, lo ricordiamo, sono a partecipazione gratuita e vedranno come relatori esperti e qualificati professionisti. Un’occasione quindi da non perdere”.