Convegno dell’Arav ad Agrimont, riflettori sul settore ovicaprino

convegno arav
Il gruppo dei relatori al convegno promosso dall’Arav sul settore ovicaprino nell’ambito di Agrimont
Oltre il 20% del territorio veneto è infestato da lupi, presenti almeno 15 branchi. Sale l’allerta tra gli allevatori

«Il Veneto, con 4.270 capi controllati in 40 allevamenti, è al quinto posto come allevamenti ovicaprini dopo Piemonte (41 allevamenti), Lombardia (73), Sardegna (137) e Calabria (232). Numeri che portano a una ricchezza ineguagliabile in termini di biodiversità e produzioni di nicchia». Così Massimo De Marchi, docente del dipartimento Agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente dell’Università di Padova è intervenuto, sabato 23 marzo 2024, ad Agrimont 2024 a Longarone (Belluno), in occasione del convegno “L’allevamento ovicaprino nel Veneto tra innovazione, sanità, tutela delle biodiversità e predazioni” promosso dall’Arav (Associazione regionale allevatori del Veneto) al Centro Congressi Longarone Fiere Dolomiti.

A introdurre l’incontro, moderato dal direttore dell’Arav, Walter Luchetta, sono stati Michele Dal Farra, presidente di Longarone Fiere Dolomiti, e Milo Veronese, presidente dell’Assemblea allevatori di Belluno (Arav), Lattebusche e Università di Padova (Dafnae). «Con la collaborazione di quattro aziende agricole – ha evidenziato De Marchi – si sta lavorando a un progetto preliminare ad altre iniziative che prevede una mappatura della popolazione ovicaprina del Veneto, per creare una rete d’informazione e trasferimento tecnologico tra allevatori, latterie, mondo della ricerca e tecnici».

Il Veneto è, tra l’altro, popolato dai lupi, presenti in oltre il 20% del territorio regionale con 15 branchi. È notizia recente dell’avvistamento ripetuto di un branco di almeno cinque esemplari anche in Polesine, area in cui la razza non era mai stata avvistata in precedenza. La Regione ha, tuttavia, di fatto le mani legate, accorerebbe agire a livello di Ue.


Nel 2022 accertate 823 predazioni ad opera dei lupi di cui 530 a scapito degli ovicaprini

In Veneto sono legate alla presenza del lupo le 823 predazioni riscontrate nel 2022, di cui 530 a danno degli ovicaprini. «Non possiamo pensare di arrivare alla eradicazione della specie – ha detto Emanuele Pernechele della direzione Agroambiente, programmazione e gestione ittica e faunistico-venatoria dell’U.o. della Regione Veneto – ma non si può neppure restare a guardare i danni di questo animale che arriva a colpire in zone sempre più urbane. persino, attaccando gli animali domestici». Di certo bisognerà trovare il mondo per rendere il lupo il più innocuo possibile.

«Il nostro lavoro è mosso da una grande passione – ha concluso il presidente dell’Arav, Floriano De Franceschi – ma non possiamo essere abbandonati e, soprattutto, riteniamo che i nostri animali meritino almeno la stessa considerazione del lupo, tanto più che danno vita a dei prodotti fondamentali per la vita umana. L’avvicinamento del lupo ai territori urbani deve spaventare e richiamare l’attenzione di ciascuno, anche dei cittadini, perché si tratta di una minaccia concreta per tutti, nonché per la nostra economia e per l’indotto turistico di cui andiamo fieri anche grazie alla biodiversità delle razze e al patrimonio di produzioni lattiero-casearie».

Convegno dell’Arav ad Agrimont, riflettori sul settore ovicaprino - Ultima modifica: 2024-05-16T13:00:07+02:00 da Barbara Gamberini

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome