Ormai anche i dati numerici mostrano l’evidenza e la gravità del problema dell’aumento incontrollato di fauna selvatica nel nostro Paese: per fare un esempio, sono più che raddoppiati negli ultimi anni, salendo a ben due milioni di esemplari, i cinghiali in Italia.
La stima è stata evidenziata da Coldiretti, che di recente ha radunato in piazza a Roma, davanti a Montecitorio, numerosi agricoltori e allevatori, oltre a più di 400 sindaci in rappresentanza dei Comuni italiani nei quali l’emergenza cinghiali e invadenza di animali selvatici è divenuta un vero e proprio problema sociale, che interessa tutti i cittadini, non solo chi lavora nei campi.
Alla manifestazione hanno aderito anche rappresentanti di Aia e del Sistema allevatoriale, con una delegazione guidata dal presidente Aia Roberto Nocentini, dal direttore generale Roberto Maddé e da numerosi presidenti e dirigenti delle associate territoriali e di razza. Sul palco del sit in pacifico, con il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, il segretario generale Vincenzo Gesmundo e i membri di giunta, si sono alternati numerosi esponenti politici e di governo, oltre ad amministratori locali e rappresentanti delle associazioni di cittadini e consumatori che hanno aderito all’iniziativa.
“I problemi causati dal proliferare incontrollato di cinghiali e altri animali selvatici – ha dichiarato Nocentini – che stiamo denunciando da molto tempo, sono ormai troppo evidenti e oltre che noi allevatori coinvolgono la cittadinanza, visti anche gli incidenti con feriti e vittime umane, tredici solo quest’anno, tra gli automobilisti non solo delle strade rurali. Siamo qui per testimoniare assieme a Coldiretti che è ora di avere risposte chiare e definitive da parte della politica e delle amministrazioni coinvolte”.
Contro i danni da fauna selvatica
Mobilitazione a Roma a sostegno delle ragioni del mondo dei campi