Charolaise e Limousine, grande potenziale

Charolaise e Limousine
Ai lavori è intervenuto anche il vicepresidente nazionale Coldiretti, e presidente della Coldiretti Lazio, David Granieri.
Anacli: cosa promettono le due razze, nel nome della sostenibilità

Sul tema “Bovini da carne: il potenziale di Charolaise e Limousine “ si è tenuto di recente presso il Castello di San Giorgio, sede dell’azienda agricola e zootecnica di Maccarese a Fiumicino (Roma), un incontro per analizzare risultati e prospettive nel miglioramento delle razze bovine Charolaise e Limousine, anche nel contesto economico-produttivo.
L’incontro, organizzato da Anacli (Associazione nazionale allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine), da Coldiretti Lazio, da Arsial e da Maccarese spa, si è incentrato su cinque relazioni che hanno affrontato i temi del miglioramento genetico, dei sistemi di allevamento in relazione all’impatto ambientale, della gestione zootecnica nella filiera carne, dell’economia e sostenibilità e dell’impatto sulla salute del consumo di carni rosse.
Ai lavori, coordinati dal presidente Anacli Malko Gallone, sono intervenuti anche i presidenti di Coldiretti Lazio, e vicepresidente nazionale, David Granieri, e di Arsial Antonio Rosati.

Charolaise e Limousine
La sala del Castello di San Giorgio durante l’intervento di Malko Gallone.

“Le nostre due razze – ha affermato Gallone – si candidano sempre più, con le loro rinomate caratteristiche di adattabilità ai diversi ambienti e climi della Penisola, e per le indiscutibili qualità nelle rese e nella prelibatezza delle carni, a rappresentare quel modello di sostenibilità che il mercato, nazionale e globale, domanda con più frequenza rispetto al passato. Rispetto dell’ambiente e del benessere degli animali, valorizzazione del pascolo estensivo e dei territori marginali anche per la regione laziale sono un ottimo biglietto da visita, che va sfruttato al meglio”.
Di grande interesse le relazioni presentate, a partire da quella di Riccardo Negrini (direttore tecnico Aia e docente del Dipartimento Diana-Università Cattolica del Sacro Cuore) su “Il miglioramento genetico e i suoi strumenti nell’allevamento da carne”, di Nicola Lacetera (Dipartimento Dafne, Università degli Studi della Tuscia), su “Sistemi di allevamento del bovino da carne ed impatto ambientale“, di Carlo Angelo Sgoifo Rossi (Dipartimento Vespa, Università di Milano), su “Gestione degli allevamenti e della filiera carne-dal pascolo alla tavola“, di Gabriele Dono (Dafne-Unitus), su “Economia e sostenibilità dell’allevamento da carne: uno sguardo al futuro “ e di Sebastiana Failla (Crea-Za Roma), su “Carne rossa ed alimentazione: impatto sulla salute “.
Negli interventi poi dei rappresentanti di Coldiretti, David Granieri, e di Arsial, Antonio Rosati, si è sottolineato il fatto che l’allevamento delle Charolaise e Limousine, in aggiunta a quello delle razze rustiche autoctone già esistenti sul territorio laziale, incrementerà positivamente l’offerta di qualità di una filiera bovina da carne già ricca di per sè e che esprime valori incontestabili ai consumatori in quanto a salubrità, distintività ed ecosostenibilità.

Charolaise e Limousine, grande potenziale - Ultima modifica: 2020-02-26T09:18:13+01:00 da Lucia Berti

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