La biodiversità nazionale in mostra nel cuore della capitale

villaggio coldiretti roma 2023
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenuta alla cerimonia inaugurale e alla Fattoria degli animali
La fattoria degli animali curata dall’Aia al Villaggio contadino di Coldiretti

Il Villaggio Contadino di Coldiretti organizzato a Roma, nell’area del Circo Massimo, dal 13 al 15 ottobre 2023, si può definire un’esperienza collettiva, per la quantità e qualità di eventi vissuti da visitatori e protagonisti nell’arco di meno di 72 ore.

Un solo dato diffuso dagli organizzatori per dare l’idea, nella giornata di chiusura: circa due milioni di presenze nel più grande Villaggio mai realizzato per sostenere l’agricoltura italiana, scesa in piazza alla vigilia della “Giornata mondiale dell’alimentazione” per far conoscere i primati del made in Italy agrolimentare.

Una rutilante kermesse che, ad alcuni esperti opinion leader, ha ricordato addirittura un passato Farm Aid realizzato negli Stati Uniti, non a caso il Paese agricolo più importante a livello mondiale.

Nell’immensa area archeologica della Capitale, animata per un intero fine settimana da profumi, suoni e colori, si è tenuta quindi una grande festa di popolo con 500 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, agriasili, laboratori, nuove tecnologie e workshop presso i quali apprendere, giocare, divertirsi e degustare menu anti-inflazione per un pasto completo a base di prodotti 100% italiani al costo popolare di soli 8 euro.

La maxi-vetrina degli animali quest’anno è raddoppiata

Non poteva mancare una maxi-vetrina della ricca biodiversità d’interesse zootecnico del nostro Paese, che ha fatto bella mostra di sé incantando il numerosissimo pubblico che si è messo pazientemente in fila ad ammirare la Fattoria degli animali curata dall’Aia con la diretta collaborazione di alcune associate regionali, il supporto degli Enti selezionatori aderenti a FedAna (Federazione nazionale delle associazioni di razza e specie).

Oltre al personale dell’Aia Lazio è stato mobilitato anche quello delle Associazioni regionali allevatori della Toscana, dell’Umbria e Marche, dell’Abruzzo, della Campania e Molise.

La stalla raddoppiata, con:

  • pony e asini del Centro di riabilitazione equestre di Villa Buon Respiro-Istituto San Raffaele di Viterbo,
  • la “Capanna del Pastore” con un gregge di pecore di razza Sopravissana della famiglia di allevatori Delfini Mauro e Paolo di Fiamignano-Rieti,
  • lo stand Campagna Amica di promozione dell’Abbacchio Romano Igp, Ricotta Romana e Pecorino Romano Dop,
  • i cavalli di Monterufoli del Cufa-Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri di Siena,
  • ha presentato bovini delle razze
    • Frisona Italiana (Azienda Maccarese Spa, Fiumicino-Roma),
    • Chianina (Azienda Maiali di Torricella in Sabina-Rieti),
    • Marchigiana (Italbestiame srl, Minturno-Latina),
    • Garfagnina (All. Lenzi Daniela, Pieve Fosciana-Lucca),
    • Pontremolese (Az. Agr. Pieroni Anna Maria, Pieve Fosciana-Lucca), Maremmana (Az. Agr. Badia Vecchia, Castiglione della Pescaia-Grosseto),
    • Mucco Pisano (F.lli Colella, Roccastrada-Grosseto),
    • Agerolese (Volpe Francesco, Vico Equense-Napoli),

Alcuni bovini ad indirizzo specificamente da latte, altri da carne o a duplice attitudine, oltre alla specie bufalina, con la Bufala Mediterranea Italiana (Crea Zootecnia e Acquacoltura, Monterotondo-Roma).

Molto varie le rappresentanze ovicaprine, con le pecore di razza:

  • Massese e Comisana (Centro Genetico Asso.Na.Pa. di Asciano-Siena),
  • Sarda (Baroni Narciso),
  • Turchessa (Az. “L’Amico Pastore” di Forino Valentino, Taurano-Avellino),
  • Laticauda (Az. Agr. Gagliarde Angela, San Giorgio La Molara-Benevento)

Le capre delle razze:

  • Girgentana (Restani Pasquale, Roccagorga-Latina),
  • Bianca Monticellana e Capestrina (Spirito Evelina, Campodimele-Latina),
  • Napoletana (Auriemma Enzo, Scisciano-Napoli).

Non da meno gli equini, con i cavalli:

  • Lipizzano (Crea-Za, Montelibretti-Roma),
  • Persano (Utcb-Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, Castel di Sangro-L’Aquila),
  • Pentro (Az. Scalzitti Carlo, Montenero Val Cocchiara, Pantano della Zittola-Isernia),
  • Tolfetano (Volpi Alessandro, Cottanello-Rieti),
  • Cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido-Caitpr (Teverini Ramona, Moricone-Roma),
  • e gli asini Sardo e dell’Asinara (portati da Gabriella Muller di Assisi e da Daniela Duina di Foligno-Perugia).

Infine, presenti pure gli avicunicoli, con:

  • i simpatici e affascinanti colombi Romagnolo e Fiorentino, Romano e Triganino Modenese (“La Colombaia” di Dicomano-Firenze),
  • galline e galli di
    • Siciliana (Lanciotti Annalisa di Roma),
    • Polverara, Cornuta di Sicilia,
    • Mugellese (allevatore Pavone Maurizio di Roma, che ha portato anche un tacchino e una tacchinella di razza Colli Euganei)
    • oltre ai conigli Ariete Nano e Gigante (Roberto Stirpe, Roma).

La produzione di pane, olio e i rincari nella borsa della spesa

La “tre giorni” nella Capitale è partita dai temi della difesa dell’olio Made in Italy, tra i prodotti che hanno fatto registrare i maggiori rincari nel carrello della spesa degli italiani, all’importanza dei farinacei nella nostra alimentazione.

Protagonista la crisi mondiale del grano, tra guerra e cambiamenti climatici, che ha sconvolto la produzione di pane con un impatto su prezzi, consumi e disponibilità del prodotto simbolo della giornata dell’alimentazione celebrata il 16 ottobre.

Tante presenze illustri e autorità all’inaugurazione

Alla cerimonia inaugurale, tra i numerosi ospiti in platea, c’erano il presidente e il direttore generale dell’Aia, Roberto Nocentini, e Mauro Donda, il vicepresidente dell’Aia, Claudio Destro, il coordinatore di FedANA, Giorgio Apostoli.

Sul palco il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, e il segretario generale Vincenzo Gesmundo.

Nel folto parterre, assieme a David Granieri e a Sara Paraluppi, presidente e direttore di Coldiretti Lazio, non sono mancate le personalità del mondo politico come la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – in visita non ufficiale, ma che comunque non si è sottratta all’invito del presidente Prandini a prendere la parola per un saluto dal palco – i vicepremier Matteo Salvini (ministro delle Infrastrutture e trasporti) e Antonio Tajani (ministro degli Esteri), i ministri dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, della Salute, Orazio Schillaci, delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dello Sport, Andrea Abodi, oltre al presidente della Cei, Matteo Maria Zuppi, al presidente Commissione Agricoltura della Camera, Mirco Carloni, al presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Luca De Carlo, al presidente di Italia Viva, Matteo Renzi, al sottosegretario del Masaf Luigi D’Eramo, al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, all’assessore regionale all’Agricoltura del Lazio, Giancarlo Righini, al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, al parlamentare europeo, Paolo De Castro, al capogruppo alla Camera dei Deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, agli onorevoli Francesco Battistoni, Maria Chiara Gadda, Camilla Laureti e Aldo Mattia.

Il ddl che vieta il cibo sintetico prosegue il suo iter

Una formazione politica e di amministratori pubblici trasversale così come quella che, in base all’annuncio di Lollobrigida, si appresta a convertire in legge il ddl per il contrasto alla produzione e commercializzazione del cosiddetto cibo sintetico anche nel nostro Paese.

Anche se il Governo italiano ha ritirato la notifica alla Commissione europea del ddl non si tratta di un dietrofront, ma solo di riproporre il testo con più legittimità una volta approvato in Parlamento.

Tra gli altri ospiti al Villaggio di Roma il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, e il vicedirettore Maurizio Martina, il presidente della World farmers market coalition, Richard McCarthy, il presidente di Symbola, Ermete Realacci, la neo delegata nazionale di Coldiretti Donne Impresa, Mariafrancesca Serra, l’ad di Consorzi agrari d’Italia, Gianluca Lelli, il consigliere delegato di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, l’ad di Bonifiche Ferraresi, Federico Vecchioni, il neo capo di Gabinetto del Masaf, Raffaele Borriello, il dirigente della Direzione generale dello Sviluppo rurale del Masaf, Francesco Bongiovanni.

Non sono mancati big dell’intrattenimento come Anna Falchi, Massimiliano Ossini, Angelo Mellone, Sveva Sagramola, Lino Banfi, Vittorio Brumotti, Peppone Calabrese, Michele Zarrillo.

«Anche in questo Villaggio – hanno affermato Nocentini e Donda – oltre a far toccare con mano la bellezza e particolarità della biodiversità d’interesse zootecnico, abbiamo dimostrato quanto la presenza degli allevatori, con i loro animali, contribuisca a promuovere lo sviluppo del territorio. Siamo particolarmente orgogliosi, come Aia e Sistema allevatori, di aver regalato ai visitatori della nostra Fattoria tre intensi giorni di meraviglie e trasmesso il nostro entusiasmo!».

Entusiasmo e passione portati anche all’attenzione degli esponenti istituzionali che hanno visitato la “Fattoria”, come il ministro Lollobrigida e la presidente Meloni, accompagnata dai vertici dell’Aia e di Coldiretti, che ha voluto ripetere, come nella precedente edizione a Roma, l’ingresso nel box con due imponenti bovini Maremmani condotti dal loro allevatore.

Le attività di laboratorio e le iniziative per grandi e piccoli

Nel giorno di chiusura dell’evento il ministro Lollobrigida ha potuto vedere, oltre agli animali presenti, pure le attività di laboratorio organizzate nel gazebo dell’Aia, affollato di bambini e intere famiglie, partecipare all’attività:

  • “Asiniamo insieme” (laboratorio di pet therapy per mostrare i benefìci che si possono ottenere con gli animali in persone affette da fragilità psicofisiche, patologie post-traumatiche o disabilità),
  • “È nato prima l’uovo o la gallina?”,
  • “Cosa mangiano gli animali”,
  • “Dalla lana alla pecora”,
  • “Si fa presto a dire coniglio”,
  • “Il latte al microscopio”,
  • “Maremmana: tradizione della Maremma Laziale” (curato da Anabic),
  • “La caseificazione: dall’Agerolese al Provolone del Monaco” (illustrato magistralmente dal casaro Tommaso De Gennaro).

Ai più piccoli è stato proposto di divertirsi a disegnare e colorare le illustrazioni realizzate a mano dai nostri tecnici, mentre per i visitatori più grandi e i rappresentanti dei media passati alla “Fattoria” è stata sintetizzata la divulgazione del Progetto Leo (Livestock environment opendata), di cui l’Aia è capofila assieme a importanti partner.

In primo piano anche i contenuti della Dichiarazione di Dublino, un documento-manifesto che la comunità scientifica sta sottoscrivendo e che contiene i punti strategici per una comunicazione del giusto ruolo e dell’apporto fondamentale della zootecnia per l’economia e l’ambiente.


Le pillole di Leo

Il progetto Leo si è occupato anche degli agenti patogeni e infestanti dei ciprinidi che sono la popolazione ittica maggiormente diffusa nei bacini lacustri naturali e artificiali italiani.

Negli ultimi decenni, la presenza di ospiti recettivi, l’introduzione incontrollata di specie ittiche da zone endemiche, le variazioni climatico-ambientali soprattutto in termini di temperatura, hanno comportato la diffusione di nuove patologie o l’aumento della comparsa di episodi di malattie già note.

Le patologie che si manifestano possono essere di causa virale (Viremia Primaverile della carpa - SVCv, Herpesvirosi della carpa koi – KHV, Edema della carpa – CEV, Herpesvirosi dei ciprinidi tipo 2 – Cy HV-2), batterica (Aereomoniasi, vibriosi) e parassitaria (infestazioni cutanee e/o branchiali da protozoi e trematodi).

La conferma diagnostica di laboratorio risulta fondamentale per definire il/i patogeno/i responsabile/i dell’episodio morboso che colpisce i ciprinidi, al fine di ridurre il rischio di estinzione e monitorare il benessere animale.

La biodiversità nazionale in mostra nel cuore della capitale - Ultima modifica: 2023-11-06T11:08:44+01:00 da Elena Barbieri

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