Riflettori sull’assemblea dell’Arav, fra traguardi e nuove sfide

assemblea arav giugno 2023
Il presidente dell’Arav, Floriano De Franceschi, all’Assemblea associativa dello scorso 23 giugno
La zootecnia veneta è preoccupata per la proposta della carne sintetica, parlano il presidente dell’Associazione regionale allevatori e l’assessore all’agricoltura

l Covid ha lasciato in eredità una situazione d’instabilità perdurante nel tempo, che si aggiunge alle altre criticità del settore: per cominciare l’annoso problema delle predazioni alle mandrie da parte dei grandi carnivori. Questo, in estrema sintesi, il quadro emerso il 23 giugno 2023 all'assemblea dell’Arav (Associazione regionale allevatori del Veneto) a Vicenza, in occasione dell’assemblea associativa.

«I costi energetici continuano a rimanere alti, al di là di ogni ragionevole limite – spiega il presidente dell’Arav, Floriano De Franceschi – così come lo sono quelli della razione alimentare, che segnano un modesto ribasso. A tutto ciò dobbiamo aggiungere un’escalation del costo del denaro, che sembra non fermarsi, che appesantisce la situazione finanziaria delle aziende.»

«Ma un’altra minaccia sta rapidamente avanzando: mentre noi lavoriamo in stalla e nei nostri campi, c’è chi ipotizza di produrre carne e latte in laboratorio. Tutto ciò nonostante la scienza stia dimostrando che la carne in provetta produce 25 volte più anidride carbonica di quella vera e l’Oms abbia individuato ben 53 pericoli potenziali per la salute umana nel caso si consumino carne e latte sintetici».

L’assessore all’Agricoltura del Veneto, Federico Caner, ha sottolineato l’importanza della collaborazione della Regione con l’Arav per i controlli funzionali e i progetti di ricerca e sviluppo.

È, invece, preoccupante, come ha ricordato De Franceschi, il dato sulla chiusura delle stalle in Veneto che ha visto scomparire il 41,9% degli allevamenti negli ultimi dieci anni. Sono, tuttavia, in crescita le stalle venete associate all’Arav che al 31 dicembre scorso hanno raggiunto quota 2.400, mentre i bovini da latte in controllo funzionale (Cf) sono aumentati di 5.352 unità. Il 40% delle stalle è, in particolare, condotta da un titolare ultrasessantenne. L’attività di assistenza tecnica specializzata fornita dall’Aia sta proseguendo in sinergia con il mondo della ricerca universitaria.

È continuato, inoltre, il progetto innovativo sul lisato piastrinico per ridurre l’uso degli antibiotici. A queste progettualità se ne affiancano altre, collegate al Psr veneto, dal progetto Stalla 4.0 al progetto Fitoche, fino a quello di consulenza sul benessere animale del bovino da latte e da carne.

Riflettori sull’assemblea dell’Arav, fra traguardi e nuove sfide - Ultima modifica: 2023-07-24T10:03:25+02:00 da Elena Barbieri

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