Organizzato dall’Araer, Associazione regionale allevatori dell’Emilia-Romagna, si è tenuto a Bologna un importante momento formativo e informativo che ha coinvolto principalmente tutto il personale Ara attivo sul territorio, in una regione che esprime una zootecnia di altissima qualità ed è ai vertici a livello nazionale per genetica e specializzazione, soprattutto nell’allevamento bovino da latte. Tra il relatori il presidente Araer, Maurizio Garlappi, il direttore generale Aia, Roberto Maddé, e il direttore Araer, Claudio Bovo, quest’ultimo per quanto riguarda gli aspetti più propriamente organizzativi inerenti il nuovo Protocollo di intesa siglato da Aia ed Ara con il Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Ha spiegato tra l’altro Garlappi: “Oggi parliamo principalmente della filiera del Parmigiano Reggiano non solo perché questo prodotto continua ad essere il ‘re dei formaggi’ e un motivo d’orgoglio per gli allevatori della regione e per tutto il sistema-paese, con i suoi numeri da record e la sua funzione di traino del nostro export agroalimentare pure per altre produzioni. Ma anche perché produrre questa eccellenza presuppone a monte, negli allevamenti, un’attenzione alla qualità assoluta, al benessere degli animali e alla sostenibilità ambientale che sono i plus di valore che i consumatori attualmente ci chiedono”.