Anche in Francia sono in corso le decisioni sulle modalità di applicazione della nuova riforma della Politica agricola comune relativamente agli spazi decisionali riservati agli Stati membri. Vediamo quali scelte sono state fatte.
Allevamenti e premio primi ettari
La zootecnia sarà più e meglio sostenuta rispetto agli anni passati, attraverso sovvenzioni e regimi di sostegno accoppiato, grazie a un aumento del 13% del budget del primo pilastro. Si tratta del margine di flessibilità consentito dalla nuova riforma Pac, che nel caso specifico della Francia si traduce in 250 milioni di euro in più a beneficio diretto o indiretto degli allevamenti del Paese.
Nella fattispecie, ciò significa che verrà conservato il budget da destinare alle attuali produzioni beneficiarie ovvero vacche nutrici, ovini, caprini, latte di montagna e allevamenti linea vacca-vitello. Inoltre verrà istituito un premio (pari a 100 milioni di euro) per le vacche da latte e per gli allevamenti bovini da latte e da carne e sarà incoraggiato lo sviluppo dell'autonomia per quanto riguarda l'alimentazione del bestiame attraverso il sostegno della produzione di proteine vegetali come erba medica, colture proteiche e altre simili (budget pari a 150 milioni di euro).
È previsto un premio supplementare per i primi 52 ettari, destinato, come spiegato dal presidente della Repubblica francese François Hollande, «ad avvantaggiare le imprese con maggiore manodopera». Il premio consiste nel 20% del budget del primo pilastro e verrà erogato progressivamente nel corso di quattro anni, a partire dal 2015 fino al 2018.
Ripartizione degli aiuti
Per quanto concerne la convergenza interna degli aiuti, si procederà gradualmente con un importo per ettaro pari al 14% all'anno, fino a raggiungere il 70% nel 2019. Ciò significa che, al termine del periodo transitorio, ogni agricoltore riceverà un aiuto pari almeno al 70% della media nazionale che attualmente si attesta intorno ai 268 €/ha. Tuttavia, per effetto del processo di convergenza interna, nessun produttore dovrà subire una perdita superiore a un tetto massimo che si attesta al 30%.
Le disparità tra agricoltori saranno ridotte attraverso la certificazione di referenze storiche.
Giovani agricoltori
L'insediamento dei giovani agricoltori sarà incoraggiato attraverso un finanziamento pari a 75 milioni di euro derivanti dal primo pilastro ( l'1% del budget del primo pilastro) e a 25 milioni di euro derivanti invece dal secondo pilastro. In totale, 100 milioni di euro di cui beneficeranno i giovani agricoltori con l'obiettivo di insediarne all'incirca 10.000.
Greening
Per quanto riguarda le misure di greening, sarà lanciato un piano per la competitività e l'adeguamento delle aziende agricole, in primo luogo dei locali di stabulazione, che interesserà gli edifici zootecnici con almeno 200 milioni di euro all'anno (fondi statali + fondi europei). Il capo dello Stato ha chiesto alle regioni di aderire.
Per incoraggiare la diffusione dei sistemi ecologici, verrà raddoppiato il budget destinato alle misure agroambientali (Mae) e all'agricoltura biologica.
Gli strumenti e i meccanismi di prevenzione e gestione dei rischi in agricoltura verranno potenziati utilizzando i fondi dal primo pilastro per uno stanziamento di 85 milioni di euro.
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