Fiera di Orzinuovi, mais sano per un latte di qualità

Focus sul tema delle aflatossine nel latte e sulle strategie per una filiera sicura a partire da un mais igienicamente ineccepibile

Gian Enrico Grugni e Giovanni Martinelli
Il convegno organizzato dal Condifesa Lombardia Nord-Est in occasione della Fiera di Orzinuovi

Non c’è latte di qualità senza un mais in perfette condizioni sanitarie, pilastro fondamentale per garantire al consumatore l’eccellenza di formaggi Dop conosciuti ed esportati in tutto il mondo come il Grana Padano.

Questo il messaggio emerso dal convegno organizzato dal Condifesa Lombardia Nord-Est in occasione della Fiera di Orzinuovi: qui, in uno dei centri chiave della pianura di Brescia, capitale zootecnica d’Italia con il primato nazionale per la produzione di latte, il Consorzio bresciano che gestisce le polizze agevolate da contributi pubblici per la tutela dei raccolti agricoli (oltre 5600 soci anche nelle province di Lecco, Como, Sondrio e Varese) ha scelto di mettere a confronto gli agronomi del suo servizio tecnico Futuragri con i tecnici di Aral (Associazione regionale allevatori della Lombardia), per ribadire la solidità di una sinergia e di un’alleanza fondamentale per sostenere la competitività del sistema agro-zootecnico bresciano e lombardo.

«Siamo due facce di una stessa medaglia che lavorano a stretto contatto per garantire sicurezza alimentare, eccellenza Made in Italy e risultati economici adeguati ad agricoltori e allevatori – ha detto il presidente del Condifesa e vicepresidente dell’Aral Giovanni Martinelli aprendo il convegno con la presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti –. Abbiamo scelto Orzinuovi, uno dei più importanti hub lattiero-caseari della pianura bresciana, per ribadire la necessità di una stretta collaborazione che parte dal campo e arriva alla stalla».

Il problema delle micotossine nel mais al convegno di Orzinuovi

Al centro del dibattito il delicato tema delle micotossine del mais, che attraverso l’alimentazione possono naturalmente arrivare anche nel latte: da qui l’attenzione massima alla qualità che caratterizza un sistema ormai collaudato di assistenza a difesa delle peculiarità di un comparto strategico per l’economia lombarda.

«Il mais è il primo anello della filiera latte e per una zootecnia forte preservare qualità del mais diventa un obiettivo imprescindibile – ha sottolineato il direttore del Condifesa, Alessandro Lengo, alla sua prima uscita ufficiale –. Come Condifesa siamo a fianco dei soci per offrire sostegno sia sul fronte della prevenzione e della consulenza che su quello della gestione del rischio con polizze ad hoc». Marco Bellini, tecnico Aral/Lombardia Alleva si è concentrato sul tema delle aflatossine nel latte delineando le strategie per una filiera sicura.

Sinergie tra l'Aral e il Condifesa Lombardia Nord-Est

«Gli agronomi del Condifesa scendono quotidianamente in campo per assicurare che nei nostri allevamenti arrivi un mais sano e sicuro ai massimi livelli possibili – ha spiegato Martinelli –. Questo anche in collaborazione con i tecnici dell’Aral che monitorano e controllano la qualità del prodotto quindi, per garantire ad agricoltore e allevatore che il miglior prodotto possibile in campo possa trasformarsi in eccellenza e tipicità con il Grana Padano, senza dubbio il core business delle nostre stalle».

D’accordo il presidente dell’Aral, Gian Enrico Grugni: «Aral collabora già da tempo con Condifesa ed altri organismi perché abbiamo una vision comune: la sicurezza alimentare e la difesa del reddito aziendale. Per questo siamo impegnati tecnicamente e analiticamente sul monitoraggio delle produzioni dal campo alla stalla con una squadra di 320 dipendenti e un gruppo di professionisti a servizio di oltre 7000 allevatori soci nella regione che rappresenta il 50% della zootecnia italiana. Un compito che non può prescindere da sinergie virtuose come quella con Condifesa, con il quale in futuro faremo sempre di più e sempre meglio».

Fiera di Orzinuovi, mais sano per un latte di qualità - Ultima modifica: 2025-09-01T12:17:13+02:00 da Francesca Baccino

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