Il direttore tecnico dell’Aia (Associazione italiana allevatori), Riccardo Negrini, ha presentato il Progetto Leo (Livestock environment ppendata, lo scorso aprile presso la Foss Innovation Center, Hillerød (Danimarca), al simposio organizzato dalla Foss, leader mondiale degli strumenti Infrarosso per le analisi di laboratorio, e indirizzato alla comunità scientifica e tecnici del settore analitico nella giornata dedicata al tema Definire i requisiti per una piattaforma necessaria per generare un’analisi predittiva, supportare la sostenibilità e il processo decisionale lungo tutta la catena del valore del latte.
Negrini si è soffermato sulla decisione strategica di puntare sulla raccolta degli spettri come strumento predittivo per memorizzare tutte le informazioni possibili su un campione di latte, rendere possibile l’analisi retrospettiva, come potenziale fenotipo diretto per la selezione genomica dei latticini, come fonte di dati grezzi molto informativi su larga scala per rispecchiare lo stato della vacca. L’argomento ha destato grande curiosità e ha dato modo di intessere contatti con enti internazionali interessati ad approfondire le tematiche dei dati presenti negli Open Data Leo nonché la condivisione degli spettri.
La Foss ha ben colto l’innovazione apportata dal Progetto Leo e ha veicolato internazionalmente le grandi opportunità che il progetto può dare, come. ad esempio. l’utilizzo dei dati open source sul bestiame per aiutare a contrastare il cambiamento climatico.