La delegazione dell’Aia (Associazione Italiana Allevatori) ha partecipato al Congresso Icar (International Committee For Animal Recording) 2024 che si è svolto a Bled in Slovenia dal 19 al 24 maggio scorsi. Un’occasione anche per riaffermare la vision attuale dell’Icar che punta a definire un linguaggio universale comune per una produzione animale sostenibile. La sua mission si può riassumere in un organismo fornitore globale di linee guida, di standard e certificazioni indipendenti per l’identificazione, la registrazione e la valutazione degli animali in produzione zootecnica.
L’Aia, da sempre, partecipa alle riunioni dell’Icar mettendo a disposizione la propria esperienza ultrasettantennale. Icar, attraverso la cooperazione, la condivisione e la definizione di linee guida comuni, ha come obiettivo quello di stimolare una produzione animale in tutto il mondo che sia più sostenibile ed efficiente.
A Bled, per l’Aia ha partecipato Lorenzo Pascarella, coordinatore del Scm (Servizio controllo mungitura), in qualità anche di nuovo membro della sottocommissione e nominato in questo ruolo dal Consiglio dell’Icar. Una nomina di notevole significato, che contribuisce anche ad accrescere la reputazione tecnica dell’Aia a livello internazionale.
Scopo e attività della sottocommissione è di analizzare, valutare e certificare gli strumenti per le registrazioni delle produzioni (ad esempio lattometri) e le varie tipologie di sensori utilizzati in zootecnia, fornendo linee guida sulla loro calibrazione e assicurando la corretta acquisizione delle informazioni e dei dati a livello mondiale.
Al Congresso, per Aia, sono intervenuti in qualità di relatori anche Mauro Fioretti, auditor dell’Icar e membro dei Gruppi di lavoro “Certificate of Quality” e “InterBeef” e il direttore tecnico, Riccardo Negrini, membro del gruppo di lavoro dell’Icar Sheep goats e camelides (ovicaprini).
Il contributo delle relazioni scientifiche presentate dall’Aia
In particolare, il contributo di attività e relazioni scientifiche portate dall’Aia al Congresso ha riguardato, nella sessione dedicata alle nuove tecniche per il management sostenibile delle aziende, l’“Efficienza dei processi di mungitura e salute della mammella attraverso un’assistenza mirata del Scm dell’Aia”, argomento trattato da Pascarella, mentre Fioretti ha parlato di “Gestione dell’asciutta selettiva con Si@llEvA” e Riccardo Negrini di “Stima delle emissioni enteriche di metano di tre razze da latte in Italia con l’approccio Tier 2”.
Nello specifico, con quest’ultimo lavoro ci si è voluti approcciare a metodiche che possano supportare gli allevatori nell’adozione di strategie di mitigazione, al fine di contrastare e ridurre le emissioni di metano enterico provenienti dagli allevamenti.
Pertanto, si è proceduto all’utilizzo dei dati dei controlli funzionali per stimare in modo affidabile le emissioni di metano a livello di azienda agricola e fornire un rapporto operativo sintetico.
Lo studio ha visto coinvolte 138 aziende lattiero-casearie e tre razze molto diffuse nel territorio nazionale: Frisona, Bruna e Pezzata Rossa.
I risultati ottenuti forniscono una solida base per stimare le emissioni di metano enterico a livello nazionale provenienti dal settore lattiero-caseario e per valutare l’efficacia delle potenziali strategie di mitigazione implementate a livello di azienda agricola.
A margine del Congresso dell’Icar la delegazione dell’Aia ha avuto anche l’occasione di partecipare a diversi tavoli di lavoro bilaterali ed incontri con ditte del settore.
Nel dicembre scorso l’Aia ha ricevuto nel nostro Paese una delegazione internazionale, della quale fanno parte auditor sia dell’Icar che dell’Aia.
La delegazione ha tra l’altro potuto valutare attentamente le attività dei Laboratori delle Ara (Associazioni regionali allevatori).
A Bled, a fine maggio, si è tenuta anche la Cerimonia di consegna dell’attestazione originale del Certificato di Qualità dell’Icar conseguito dall’Italia e valido fino al 2029.