Dopo gli anni bui pieni di appelli all’aiuto pubblico, i 180 allevatori della Latte Trento tirano un sospiro di sollievo. I dati presentati dal presidente Renato Costa nella sua relazione, portano tutti numeri da record.
Il bilancio 2023 che hanno approvato i soci riuniti in assemblea annuale, è il migliore di sempre e nonostante la riduzione del latte prodotto, la liquidazione ai soci è aumentata in modo significativo.
Prezzo medio del latte a conguaglio 0,76 euro al kg
Il fatturato ha superato i 65 milioni di euro, in crescita del 5% sul 2022, ai soci sono stati liquidati oltre 41 milioni, mentre il prezzo medio pagato raggiunge per la prima volta i 0,76 euro/kg di media.
Ai soci che producono il latte per la produzione del Trentingrana il prezzo liquidato è stato di 5 centesimi in più a kg, superando così gli 80 centesimi.
Latte di capra pagato oltre 1 euro al kg
Per il latte di capra per la prima volta si è superato l’euro a kg liquidandolo mediamente oltre l’euro e 10. Questo ha fatto tirare un respiro di grande sollievo agli allevatori caprini, in quanto com’è noto le capre producono pochi litri di latte al giorno. Ma anche l’utile netto è aumentato è aumentato è stato di 110 mila euro.
Costa ha, quindi, sottolineato come i risultati vengano da molto lontano, dal lavoro svolto a tutti i livelli, e in tutti i reparti che compongono la nostra filiera produttiva. Certo, l’impegno è stato forte innanzi tutto sul piano produttivo, c’è stato un grandissimo miglioramento della qualità della materia prima garantita da una base sociale molto attenta alla qualità a ricordato Costa. Questo ha favorito anche la produzione di formaggi di ottima qualità che hanno trovato un buon mercato in un settore dove la concorrenza è spietata.
Quasi il 15% dei soci ha chiuso la stalla nell'ultimo biennio
Che i primi anni venti siano stati difficili lo dimostra anche il fatto che nel biennio il numero dei soci che hanno chiuso la stalla ha sfiorato il 15%. Ma non tutto il male viene per nuocere, questo ha permesso che dopo 10 anni di blocco si sia aperto a 18 nuovi soci, tutti giovani che assicureranno un futuro anche alla nostra società ha ricordato il presidente. Latte di qualità quello conferito e con i volumi necessari per alimentare le richieste produttive e commerciali.
Latte Trento scommette su un progetto di sostenibilità
Ma la Latte Trento guarda anche ad un futuro, più rispettoso dell’ambiente, sul terreno da poco acquistato, verrà costruito l’impianto di produzione di vapore con materiale di scarto delle lavorazioni dei nostri boschi e per questo ha ricordato Costa ci appelliamo all’assessore per un bando che ci permetta di concretizzare questo nostro progetto che ci permetterebbe di dimezzare i 10 mila metri cubi di gas al giorno che utilizziamo. I dati di bilancio sono poi stati puntualmente illustrati dal direttore Sergio Paoli, vero motore della società e Martina Failoni responsabile amministrativa.
Presenti l’assessore all’Agricoltura Giulia Zanotelli che ha collegato i numeri positivi di Latte Trento, ai segnali favorevoli provenienti da un settore che dà prova di voler investire sul futuro, ed ha annunciato a breve l’uscita del programma zootecnico di legislatura che prevede aiuti anche al settore. E’ necessario ha concluso ragionare tutti assieme sul futuro della zootecnia in Trentino considerando anche le sfide che arrivano dall’Europa.
L’assessore alla Cooperazione oltre che alla Salute Mario Tonina, ha sottolineato i risultati importanti e significativi da parte di Latte Trento, che garantiscono prospettive a tutti coloro che ogni giorno lavorano nel settore. Ma i dati sono anche una conferma della bontà degli investimenti fatti negli ultimi anni sulla qualità dei prodotti e sulla sostenibilità ambientale. Egli ha quindi evidenziato come sia determinante il ruolo per la comunità trentina degli allevatori, sia per la crescita economica che per l’offerta del settore turistico.