La Psa (Peste suina africana) continua a diffondersi e il ministero della Salute, assieme al Commissario Straordinario alla Psa hanno firmato la proroga fino al 15 novembre tutte le misure straordinarie disposte dal 16 settembre scorso contro i rischi da movimentazioni dei suini.
La proroga è firmata dai direttori generali della Sanità Animale e della Sicurezza Alimentare, Pierdavide Lecchini e Ugo Della Marta e dal Commissario Straordinario alla Psa, Vincenzo Caputo.«La situazione epidemiologica della Peste Suina Africana – si legge nel documento di proroga – continua a richiedere la massima vigilanza negli allevamenti di suini, sia all’interno delle zone di restrizione che nel resto del territorio nazionale».
Ventuno focolai nei suini e 1078 casi nei cinghiali
Il bollettino epidemiologico del ministero della Salute indica, dall’1 gennaio 2022 al 16 ottobre, 21 focolai nei suini di cui 9 in provincia di Pavia, 6 in quella di Reggio Calabria e 5 in provincia di Nuoro. Per quanto riguarda invece i cinghiali sono stati accertati complessivamente 1.078 casi di cui quasi la metà (497 casi) in provincia di Alessandria.
Centinaio ha sollecitato il Governo per un rapido risarcimento dai danni
A preoccupare è soprattutto la provincia pavese dove, tra abbattimenti effettuati nei focolai e in via preventiva, sono scomparsi quasi 34mila capi. Tanto che il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio ha sollecitato con una lettera inviata a a Regione Lombardia, ministero della Salute e ministero dell’Agricoltura, «un intervento diretto e immediato, ciascuno per le proprie competenze, per consentire il ripristino delle necessarie condizioni di sostenibilità delle strutture. Dobbiamo impedire che al danno delle limitazioni si aggiunga per gli allevatori anche la beffa di costi insostenibili e impossibilità di gestione degli impianti».
Oltre agli abbattimenti e ai mancati introiti sono «solo la punta di un iceberg», perche gli allevameni scoppiano di capi che non possono essere movimentatii e di effluenti che non possono essere sparsi nei terreni, né ulteriormente stoccati.
Centinaio ha chiesto di procedere r«apidamente con le deroghe necessarie, compatibilmente con la dovuta profilassi, e con i ristori economici per i danni diretti e indiretti subiti dagli allevatori».