I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella prima settimana di luglio, si sono mostrati in diminuzione per quanto riguarda le materie grasse, il Pecorino Romano e i bovini da macello. Stabili gli altri prodotti monitorati, con il latte spot che interrompe la serie di rialzi osservata nell'ultimo mese.
Latte spot
Assenza di variazioni nella prima settimana di luglio per i listini del latte spot nazionale, dopo i progressivi rincari nell’ultimo mese. A Milano le quotazioni si confermano sui 525 €/t, a fronte di un calo su base annua del -19%. Stazionari i prezzi anche sulla piazza di Verona.
A incidere sul dato una domanda scarsa a fronte di un’offerta in calo. A livello continentale, cresce la raccolta tedesca che, con una produzione di 2,7 milioni di tonnellate in aprile, archivia un aumento mensile del 3%. Al contrario, la produzione italiana si conferma in calo (-1,5% rispetto a marzo) così come quella francese (-2,1%).
Stabili il latte di importazione, sia francese che tedesco, e il latte di origine biologica.
Materie grasse
Dopo la stabilità di giugno, tornano a scendere i listini nazionali delle materie grasse. A Milano il burro pastorizzato perde lo 0,7% rispetto alla rilevazione precedente scendendo sotto i 2,90 €/kg, soglia che era stata mantenuta per cinque settimane consecutive. Resta ampia la flessione rispetto ad un anno fa, con le quotazioni attuali che sono di fatto dimezzate. In sofferenza anche i listini di Mantova (-1,1%) e Cremona (-1,2%).
A livello continentale nuovi ribassi per i principali benchmark, complice una domanda poco tonica nonostante un’offerta parimenti scarsa. In particolare, il burro di centrifuga di Kempten, in Germania, arretra del -1,2% fermandosi sui 4,57 €/kg mentre il burro olandese perde il -2%.
Tra gli altri prodotti del comparto, ribassi anche per lo zangolato (2,68 €/kg) e per la crema di latte italiana (2,32 €/kg).
Grana Padano
Quotazioni invariate per i prezzi del Grana Padano, a conferma del nuovo equilibrio osservato nelle ultime settimane. A Milano lo stagionato 9 mesi si mantiene sugli 8,73 €/kg, in linea con i valori dello scorso anno. Restano agganciati ai livelli della settimana precedente anche le altre stagionature. Andamento che è stato osservato anche per le piazze di Mantova, Cremona e Verona.
Situazione contrapposta per i principali formaggi monitorati dalla Commissione europea con il Cheddar stabile a fronte dei progressi registrati per gli olandesi Edamer e Gouda (entrambi +1,5% settimanale). Perde terreno, invece, lo svizzero Emmental (-6,3%).
Parmigiano Reggiano
Listini del Parmigiano Reggiano invariati a inizio luglio, in linea con la performance osservata per il Grana Padano. A Parma lo stagionato si conferma sui 9,98 €/kg e lo stagionato 24 sugli 11,75 €/kg, entrambi in ritardo del -7% rispetto allo scorso anno. Restano orientati alla stabilità per la quarta settimana consecutiva le piazze di Milano e Modena. Stessa dinamica per Reggio Emilia dove si interrompe una striscia negativa che per le stagionature più corte durava dalla fine di maggio. Nessuna oscillazione anche per la piazza di Mantova con l’eccezione dello stagionato 12 mesi che perde mezzo punto percentuale su base settimanale.
Pecorino Romano
Dopo tre settimane di stabilità, le quotazioni del Pecorino Romano fanno un ulteriore leggero passo indietro. A Milano lo stagionato 5 mesi scende sui 13,8 €/Kg, mostrandosi in calo dell’1% rispetto all’ultima settimana di giugno. Su base tendenziale, lo scarto positivo si porta sotto i venti punti percentuali.
A livello di fondamentali, dall’inizio della campagna commerciale la produzione ha raggiunto 30mila tonnellate (dati Consorzio per la tutela del formaggio Pecorino Romano), valore superiore alle ultime cinque annate.
Bovini vivi
Contesto ancora debole, sebbene con variazioni di prezzo limitate, per il comparto dei bovini da macello. Tra i principali capi, continuano a perdere terreno i vitelloni Charolaise che sulla piazza di Mantova scendono sui 3,40 €/kg (peso vivo), a conferma di una fase di calo che si protrae dall’ultima settimana di maggio. Stesso risultato per i vitelloni della razza Limousine e per gli incroci nazionali. In rosso anche la piazza di Modena con l’eccezione degli incroci nazionali, che continuano a sostare sui 3,15 €/kg (peso vivo) dalla fine di febbraio.
Sostanziale tenuta per i prezzi dei vitelli a carne bianca, fermi da tre settimane consecutive.
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