I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci, nella settima appena conclusa, si sono mostrati in calo per il latte spot e per la crema di latte. Stabilità per burro e Grana Padano a fronte dei rialzi registrati per il Parmigiano Reggiano e per i bovini da macello.
Latte
Dopo i segnali di rallentamento della settimana precedente, per i prezzi del latte spot nazionale si registrano le prime flessioni. La media di comparto si attesta su un -0,9% rispetto a sette giorni fa. A Milano e a Verona, in particolare, le quotazioni del latte spot di origine nazionale hanno registrato una contrazione pari rispettivamente al -0,6% (390-410 €/t) ed al -1,2% (400-415 €/t). Fermi i prezzi a Brescia.
Inoltre, risultano in sofferenza le varietà di latte estero sia di provenienza francese (360-375 €/t, -0,7% sul listino di Milano) che tedesca (375-395 €/t, -0,6% sul listino di Milano).
Per tutti i prodotti monitorati si mantiene, comunque, la variazione positiva di prezzo rispetto allo scorso anno, con una crescita compresa tra il +13 ed il +15% per il latte spot di origine nazionale.
Materie grasse
Sul mercato delle materie grasse si registra il segno “meno” per la terza settimana consecutiva. Il calo settimanale, in media del -0,5%, è riconducibile alla netta contrazione nei prezzi della crema di latte, a fronte di una sostanziale tenuta del burro. I prezzi all’ingrosso sono in flessione sia per la panna di origine comunitaria (1,90 €/kg sul listino di Milano, ovvero -3,1% settimanale) che per quella nazionale (1,98 €/kg, -2%).
Segnali negativi arrivano anche dai mercati esteri: le quotazioni di scambio del Markenbutter tedesco alla Borsa di Kempten sono scese sui 3,70-3,90 €/kg, pari a un -1,3% rispetto alla precedente rilevazione e nuovo minimo degli ultimi tre mesi.
Grana Padano
Totalmente stazionario il mercato del Grana Padano. La settimana non ha evidenziato nessuna variazione di prezzo su tutte le principali piazze di scambio nazionali. Invariato dunque il differenziale di prezzo rispetto al 2020 che resta vicino al +17% per le stagionature brevi mentre rimane mediamente inferiore al +10% per quelle medio-lunghe.
Parmigiano Reggiano
Terza settimana consecutiva di lievi rialzi per il Parmigiano Reggiano (+0,1% medio settimanale), seppur limitati alla sola piazza di Parma dove gli incrementi sono stati inferiori al punto percentuale per le stagionature medie e lunghe.
Stabile lo scostamento di prezzo rispetto al 2020 per le stagionature di 12-15 mesi, fermo sul +39% nei listini di Mantova e sul +37% circa sulle altre piazze. Si conferma tra il +20% ed il +26% annuo anche la variazione di prezzo delle stagionature di 24 e 30 mesi.
Bovini vivi
Sul mercato bovino tornano a registrarsi aumenti per i vitelloni e i vitelli a carne bianca. In particolare, lievi rialzi settimanali hanno interessato i vitelloni da macello della razza Charolaise, con un aumento inferiore al +1% sulla piazza di Modena. Rimane positiva la variazione su base tendenziale, con un rincaro di poco inferiore all’8%.
Grazie ad un buon andamento degli scambi, segno “più” anche per i vitelli a carne bianca quotati a Mantova (+2,1%). I prezzi dei pezzati neri nazionali si sono portati sui 4,85 €/kg. Si conferma ampia la crescita rispetto ad un anno fa, ormai prossima ad un +30%.
Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici