I prezzi dei prodotti zootecnici rilevati dalle Commissioni delle Camere di commercio e delle Borse merci nella terza settimana di maggio hanno confermato la tendenza al rialzo di latte spot e panna. Quotazioni per lo più invariate per il burro e per le due maggiori Dop casearie. Sul mercato dei bovini, in aumento solo i vitelli baliotti.
Latte
Sostenuto da una domanda in crescita, il mercato del latte si conferma al rialzo per la terza settimana consecutiva, con incrementi dei prezzi omogeneamente diffusi su diverse piazze e prodotti. Un aumento settimanale si è riscontrato sia sulla piazza di Milano, dove il latte spot nazionale crudo risulta in crescita del 3% (335-345 €/t), come pure a Verona (345-355 €/t, +3,7%) e a Brescia (332-340 €/t, +2,4%).
In crescita anche il latte di provenienza estera che sul listino di Milano si apprezza dello 0,8% con riferimento al prodotto francese (330-340 €/t) e dello 0,7% (350-360 €/t) a quello di origine tedesca.
Nell’ordine del +1% l’aumento per il latte bovino biologico (490-505 €/t, listino di Milano).
Nel confronto con lo scorso anno i prezzi attuali del latte spot estero continuano a presentare una crescita più marcata rispetto all’omologo prodotto nazionale (sulla piazza di Milano +20% rispetto a un +7%).
Materie grasse
Il mercato all’ingrosso del burro fa registrare nuovamente una settimana di quotazioni invariate. L’aumento medio del comparto delle materie grasse (+1% rispetto alla settimana precedente) è determinato ancora una volta dall’incremento dei listini della crema di latte, dipeso da una domanda superiore all’offerta. A Milano il prodotto italiano e quello comunitario si sono entrambi attestati su 1,96 €/kg (+3,2% il prodotto UE e +2,1% quello nazionale). Rialzo anche per la panna di centrifuga rilevato a Verona (+2,7% la panna UE, +4,2% per la panna nazionale).
Sia la crema di latte che, soprattutto, il burro si confermano in forte crescita rispetto allo scorso anno.
Sui mercati esteri, in lieve rialzo la quotazione burro scambiato in Germania sulla piazza di Kempten (3,95-4,00 €/kg, +0,6% sulla precedente rilevazione settimanale).
Grana Padano
Il Grana Padano conferma anche nella terza settimana di maggio la stabilità delle quotazioni di mercato. La settimana appena conclusa è stata caratterizzata da variazioni medie nulle nei listini del comparto, con la sola piazza di Brescia a far registrare un decremento delle quotazioni all’ingrosso del Grana 12/15 mesi (8,40-8,64 €/kg, ovvero -0,8% settimanale). Rispetto allo scorso anno, la crescita si amplia ed è oggi compresa tra un margine di prezzo del +3 e +13% per la quasi totalità delle stagionature.
Parmigiano Reggiano
Il mercato del Parmigiano Reggiano si conferma stabile e i prezzi all’ingrosso si mantengono sugli stessi livelli della scorsa settimana (-0,1% medio per il comparto) con la sola eccezione dello stagionato 12 mesi quotato a Mantova e a Milano. Per queste ultime, infatti, la contrazione è rispettivamente del -1% (10,15-10,35 €/kg) e del -0,5% (10,00-10,40 €/kg). Complici i minimi registrati a maggio-giugno 2020, il margine derivante dal confronto annuale si va comunque ampliando, con particolare riferimento proprio alle stagionature 12 e 18 mesi che presentano picchi del +33% a Mantova e sono prossime al +30% su tutte le altre piazze di scambio.
Bovini vivi
Prosegue la fase di stabilità nei listini dei bovini da macello. Invariati su base settimanale sia i vitelloni da macello che i vitelli a carne bianca. Nessuna variazione anche per le vacche da macello.
Tra i capi da allevamento prosegue, invece, l’andamento al rialzo dei vitelli baliotti, in ulteriore crescita sia sulla piazza di Mantova che di Modena.
Leggi le schede sui prezzi dei prodotti zootecnici