L’anno che abbiamo lasciato alle spalle, con il suo pesante carico dovuto alla pandemia da Covid-19, ha visto il mercato del latte crudo alla stalla seguire le difficoltà dettate dalla situazione sanitaria.
È quanto emerge osservando i valori degli ultimi mesi dei prezzi medi Ue calcolati del Milk market observatory.
Se prendiamo in esame la situazione del prezzo medio mensile alla stalla relativo all’intera Ue, vediamo che la quotazione a gennaio 2020 parte con un dato sostanzialmente quasi uguale a quello del dicembre precedente, ovvero 35,36 euro/100 Kg.
Ma già a febbraio, in piena crisi da pandemia, questo prezzo imbocca una strada in discesa che continuerà per tutta la primavera fino a toccare il livello minimo a giugno 2020, quando il latte crudo veniva quotato 32,66 euro/100 Kg. Tutto ciò porta a una perdita di valore del 7,63% in un semestre.
E la successiva ripresa positiva dell’andamento dei prezzi, verificatasi a partire da agosto e proseguita sino a novembre (35,40 euro/100 Kg), permette di recuperare almeno in parte il gap negativo totalizzato sino ad allora. Diamo in sintesi il dato di dicembre 2020, peraltro in lieve decrescita su novembre: è pari a 35,34 euro/100 Kg.
Per l’Italia
Le elaborazioni del Milk market observatory si spingono a considerare anche i diversi paesi membri dell’Unione e, per quanto riguarda l’Italia, il 2020 mostra una dinamica annuale che, seppur in modo altalenante, risulta costantemente in calo. Calo che diventa molto marcato soprattutto nei primi cinque mesi dell’anno.
Il prezzo del latte italiano infatti parte positivamente, con una quotazione che a gennaio si attesta a 39,70 euro/100 Kg, in aumento rispetto al dicembre precedente.
Nel periodo successivo – ricordando che non si tratta di prezzi direttamente rilevati dai mercati ma di calcoli di valori medi – il diffondersi della pandemia ha trascinato molti mercati al ribasso, e anche la quotazione del latte crudo alla stalla comincia in Italia a scendere, arrivando a maggio a valere 35,61 euro/100 Kg perdendo, dall’inizio del 2020, il 10,3%.
E dopo una leggera fiammata in giugno, il prezzo medio mensile cala nuovamente durante l’estate toccando il valore minimo a settembre di 34,56 euro/100 Kg, per poi riprendersi negli ultimi mesi dell’anno: a ottobre 34,98 euro/100 Kg e a novembre e dicembre 35,82 euro/100 Kg; ma senza recuperare i valori di inizio anno.
Per la Francia
Ma dal punto di vista degli allevatori italiani, per avere un quadro più esaustivo della situazione dei prezzi del latte alla stalla a livello europeo è sempre bene guardarne l’andamento nei due paesi storicamente più diretti concorrenti. Puntiamo allora lo sguardo sulla Francia che, come per l’Italia, sconta, nella prima parte del 2020, la pesante situazione causata dalla pandemia.
Infatti, partendo da un dato di 36,42 euro/100 Kg di gennaio, successivamente il latte crudo d’Oltralpe perde progressivamente valore sino a toccare il livello minimo del 2020 a maggio, quando quota 34,85 euro/100 Kg.
Ma poi, da giugno, il prezzo del latte francese – sempre calcolato dai servizi della Commissione Ue – riprende vigore aumentando costantemente e recuperando il terreno perso sino al mese di ottobre quando fa registrare un valore di 37,33 euro/100 Kg. Una leggera flessione a novembre riporta il prezzo a 36,87 , comunque superiore rispetto all’inizio dell’anno. Il dato di dicembre risulta ancora in flessione, scendendo a 36,69 euro/100 Kg.
Per la Germania
Passando alla Germania, la dinamica rilevata si mostra un poco diversa: tra gennaio e agosto, il prezzo del latte alla stalla scende in modo costante, sempre per effetto della crisi sanitaria, partendo da un valore di 35,29 euro/100 Kg e arrivando a 31,82 euro/100 Kg, per un calo del 9,83%. Poi, da settembre, cambia tendenza e riprende a risalire sino a tornare, a dicembre a 35,05 euro/100 Kg; non raggiungendo dunque le quotazioni di inizio anno.
Questi dati
Il Milk market observatory, com’è noto, è il servizio della Commissione Ue che attua un monitoraggio mensile del mercato lattiero continentale. I dati di questo suo monitoraggio sono ritrovabili su internet al sito https://ec.europa.eu/agriculture/market-observatory/milk_it .
È sempre bene precisare che i dati estratti non corrispondono a rilevazioni dirette di mercato, ma sono frutto di rielaborazioni medie da parte dei tecnici della Commissione europea; questo permette di avere degli elementi omogenei e quindi confrontabili, dunque utili a seguire le dinamiche delle quotazioni nei diversi paesi dell’Ue.