«Il latte fa bene (all’Italia). Dal foraggio al formaggio». Questo il titolo del Dairy Summit, evento organizzato dalla nostra casa editrice, Tecniche Nuove, che si terrà mercoledì 18 settembre agli Ibm Studios di Milano. E che avrà l’obiettivo di analizzare le più importanti tendenze tecniche e di mercato della filiera lattiero casearia. Dell’intera filiera: dall’allevamento alla lavorazione industriale del latte, dalla commercializzazione al rapporto con il consumatore.
L’incontro inaugura un più ampio progetto di Tecniche Nuove, il Progetto “Le filiere di Mark Up”, che si svilupperà con altri eventi, il secondo dei quali sarà dedicato alla carne e andrà in scena dopo una settimana sempre a Milano. Eventi che hanno l’obiettivo di creare piattaforme di dialogo costante tra gli operatori delle singole filiere dell’agroalimentare italiano.
In quest’ottica, il Dairy Summit rappresenta l’appuntamento di riferimento per l’intera filiera lattiero-casearia, con contenuti ad hoc e opportunità di confronto tra produzione, trasformazione e distribuzione.
Il Dairy Summit del 18 settembre a Milano tuttavia è solo uno degli strumenti del progetto, che comprende anche almeno altre due iniziative:
- il sito web www.dairysummit.it, che raccoglie i contenuti più rilevanti sui temi chiave, comprese le ricerche a disposizione della comunità tecnico-scientifica;
- la pubblicazione “Le filiere di MarkUp - Dairy”, distribuita durante il summit e spedita agli abbonati delle riviste interessate, che approfondisce i principali trend di mercato, le criticità e opportunità per il settore, anche grazie a ricerche e sondaggi inediti.
L’evento milanese permetterà di redarre e firmare “La Carta del latte”, un documento per la salvaguardia del benessere e della qualità lungo la filiera lattiero-casearia made in Italy. Durante il summit sarà possibile anche visitare una galleria dedicata ai 92 anni della rivista Il Latte.
Tre tavole rotonde
Il 18 settembre, comunque, i lavori avranno inizio con gli interventi di tre protagonisti di spicco della filiera lattiero casearia, incentrati su benessere animale, catena del valore e made in Italy. Seguiranno tre tavole rotonde.
La prima tavola rotonda è quella forse più vicina ai problemi degli allevatori: “Qualità 4.0, la filiera italiana alla ricerca della sostenibilità”. Qui importanti esponenti della filiera lattiero casearia discuteranno di sostenibilità degli allevamenti e di cosa si intende per qualità del latte.
Nel pomeriggio la seconda tavola rotonda, “Le scelte degli industriali, le dinamiche di mercato, il confronto con il consumatore”. Argomenti sotto esame: la visione della gdo e dei consumatori; latte e formaggi tra speciality e free from; la rinascita del reparto nasce dall’innovazione. Gli esponenti della filiera commenteranno tedx su “Il popolo dei salutisti dice la sua” e “Nuovi trend di consumo con i probiotici”.
La terza tavola rotonda sarà incentrata soprattutto su questioni di politica agraria.
Ma tutto nasce dalla stalla
A tre mesi dall’evento il programma dell’incontro è ancora in fieri (tutti gli aggiornamenti si potranno seguire sul sito www.dairysummit.it). Nel frattempo qui possiamo sottolineare che il Dairy Summit dedicherà al settore primario, ossia in sintesi alla fase dell’allevamento, un’attenzione particolare. Questo grazie anche al contributo delle riviste Edagricole.
Infatti, se è vero che l’evento discuterà delle dinamiche di filiera, è anche vero che le stesse dinamiche sono direttamente influenzate dalle scelte fatte dall’allevatore. Insomma tutto nasce dalla stalla, come vedremo a Milano