Roma, 30 novembre 2015 - Il graduale ritorno alla normalità, dopo lo shock causato dal crollo dei consumi delle scorse settimane, sta riportando in equilibrio il mercato nazionale dei bovini, che in alcuni casi, specificamente per i vitelloni delle razze autoctone, ha fatto anche segnare un leggero recupero delle quotazioni. Lo rileva l’Ismea nell'Overview sui mercati agroalimentari di questa settimana, aggiungendo che di “new normal” si può sicuramente parlare nel circuito del ristallo che, dopo l’emergenza Blue tongue in Francia, sta registrando adesso volumi di scambio più regolari e prezzi in graduale assestamento. Per i broutard le quotazioni mostrano una progressiva riduzione rispetto ai livelli delle scorse settimane. Mentre il calo del bestiame da macello e dei principali tagli, associato all’allarme Oms, sembra ormai rientrato, in un mercato che sconta nelle aspettative degli operatori un miglioramento da qui a fine anno.
Resta al contrario piuttosto debole il comparto suino, con prezzi che mostrano una direzione ancora ribassista sia per i suinetti da ristallo che per i capi da macello, influenzati anche da un’offerta estera pressante. La previsione di una flessione dei prezzi per alcuni tagli industriali sta influenzando le aspettative anche sul circuito del vivo, riducendo le possibilità di una ripresa delle quotazioni, mentre il quadro congiunturale resta fortemente sbilanciato dal lato dell’offerta per gli avicoli, che continuano ad accusare diffusi ribassi sia per il vivo che per le carni, anche nella prospettiva di breve termine.
Negativo il mercato delle uova, con qualche accenno di ripresa (ma sotto le aspettative) solo per i piccoli calibri destinati al circuito industriale. Anche i prezzi dei conigli registrano diffusi cedimenti sulle principali piazze nazionali determinati in questo caso da una domanda più debole dopo gli alti prezzi raggiunti le scorse settimane.
Appare in netto ritardo la campagna di commercializzazione degli ovicaprini, in un mercato ancora debole ma in progressivo miglioramento nella previsione a breve.
Per quanto riguarda i lattiero-caseari, i formaggi grana stanno recuperando alcune posizioni ed è prevedibile che l’intonazione positiva del mercato prosegua fino al termine dell’anno. I consumi interni confermano un andamento stagnante e l’unica leva resta quella dell’export, soprattutto verso gli Usa. (fonte: Ismea)