Il 2 maggio Lactalis ha inviato una lettera agli allevatori conferenti con la quale informa che verrà riconosciuto un prezzo del latte pari a 40 cent/litro (salvo conguaglio) per il mese di aprile. La motivazione alla base della scelta del gruppo industriale, secondo quanto ricostruisce Confagricoltura, viene riassunta nell’innalzamento del prezzo medio del latte alla stalla in Italia, “che ha toccato – secondo quanto scrive Lactalis - un livello tra i più alti degli ultimi anni e ha evidenziato un differenziale rispetto ai prezzi dei principali mercati di riferimento che supera ogni valore storico”. Inoltre Italatte ha richiesto un incontro per definire le modalità di prosecuzione del rapporto contrattuale.
Una prima risposta viene dall’assessore Agricoltura della Regione Lombardia, Fabio Rolfi: ha convocato per martedì 14 maggio il Tavolo regionale sul latte per discutere del prezzo alla stalla e della richiesta dell’industria di definire le modalità di prosecuzione degli accordi in essere.
Commenta Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia: “Bene l’iniziativa dell’Assessore Fabio Rolfi di convocare subito il Tavolo latte. Alle riunioni del Tavolo partecipano tutti gli attori della filiera, dagli agricoltori ai trasformatori fino ai rappresentanti della grande distribuzione. E’ quella la sede in cui affrontare le questioni che riguardano il latte e trovare soluzioni adeguate”.
Si deve registrare anche la dichiarazione a caldo da parte di Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia: “Riteniamo inaccettabile la comunicazione di Italatte a tutti i propri conferenti di riconoscere un prezzo di 40 centesimi al litro di latte (salvo conguaglio) per il mese di aprile perché questa decisione andrebbe in netto contrasto con le condizioni di fonitura che sono state reciprocamente siglate. Siano riconosciuti 41,5 centesimi/litro come concordato”.
Ha continuato Boselli: “Riteniamo che il metodo di indicizzazione sia stato concordato tra le parti con lo scopo di seguire l’andamento del mercato. E non esistono le condizioni indicate da Italatte per una arbitraria riduzione del prezzo del latte, che deve rimanere per il mese di aprile pari a 415 euro per 1.000 litri di latte”.
E in merito alla richiesta di Italatte di organizzare un incontro per definire le modalità di prosecuzione del rapporto contrattuale, Boselli aggiunge: “Non tollereremo una eventuale revisione delle condizioni di fornitura del latte proprio perché non concordata con tutte le parti in causa”.
La dichiarazione di Fabio Rolfi
"Ho convocato urgentemente per martedì a Palazzo Lombardia - ha dichiarato l'assessore Fabio Rolfi - un tavolo regionale sul latte per discutere delle problematiche che stanno riguardando il settore e del rapporto tra produttori e trasformatori".
Il latte lombardo, ha continuato Rolfi, "deve essere valorizzato come merita. Vogliamo che il quadro di regole sia chiaro e oggettivo, che ognuno rispetti la parola data e capire quale sia realmente la situazione di mercato. Il nostro obiettivo è quello di trovare soluzioni condivise”.
Al tavolo latte partecipano tutti gli attori della filiera, dagli agricoltori ai trasformatori fino ai rappresentanti della grande distribuzione.
