“A fine grandinata, guardando i campi, sembrava fossero coperti da una distesa di neve. La grandine è venuta giù fitta e spessa, i danni ci sono. L’erba medica è rasa al suolo. Le pianticelle del mais sono quasi sradicate; mi auguro che, essendo così piccole, possano riprendersi”. Omar Previtali, imprenditore agricolo di Soresina, descrive così ai funzionari di Coldiretti gli effetti della fitta grandinata che nel tardo pomeriggio di sabato 14 maggio si è abbattuta su diverse località del territorio cremonese. Alla grandine è seguito un violento temporale, con pioggia intensa, che nelle campagne ha raso a terra le colture e abbattuto vari alberi. Coldiretti Cremona ha già iniziato la conta dei danni. Le prime segnalazioni raccolte dalle aziende agricole sono giunte dalla fascia che comprende Casalmorano, alcune aree di Soresina, Genivolta, Villacampagna. Segnalazioni anche da Viadana, Rivolta d’Adda, Agnadello. Mentre pochi giorni fa era stata colpita con violenza la zona di Pozzaglio.
“Purtroppo – commenta Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – siamo di fronte a situazioni sempre più frequenti e violente. Si tratta di una conferma idei cambiamenti climatici in atto, che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate da grandine. Negli ultimi dieci anni l’agricoltura italiana ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa del maltempo”. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili – conclude la Coldiretti - diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio.