Zootecnia di montagna: un pianeta a sé stante? Un’oasi bucolica? Oppure un comparto solido e vincente sul mercato? Guardando il dossier di IZ 19.2021, dove prevalgono le argomentazioni economiche e commerciali, sembra prevalere la terza ipotesi.
E così l’effetto pirotecnico delle confezioni dei prodotti lattiero caseari dell’Alto Adige, segno fra l’altro di un intenso lavoro di innovazione di prodotto (le vediamo nel dossier), costituisce la prova che siamo di fronte a realtà ben affermate: quale consumatore milanese, o romano, può dire di non averle mai viste sugli scaffali del proprio supermercato?
Colori altrettanto attraenti, quelli delle presentazioni del formaggio Piave dop che troviamo sempre nel dossier di IZ 19, suggeriscono la stessa interpretazione: i lattiero caseari prodotti in montagna sono amici del mercato.
Ovviamente però IZ, con questo dossier, non intende certo fermarsi a una stolida apologia della zootecnia di montagna. Vuole toccare anche gli aspetti critici. Come i maggiori costi di produzione del latte, o l’indifferenza di chi governa, secondo Uncem, o il problema lupo.
(foto di copertina: dal Consorzio Piave dop)
Uscito IZ 19.2021, con un dossier sulla zootecnia di montagna
Le ricerche del centro Laimburg, i costi di produzione del latte secondo la Fondazione Mach, l'innovazione di prodotto delle latterie cooperative altoatesine