Un impegno a ridurre i prezzi su una selezione di prodotti delle loro marche nel prossimo trimestre. È quanto hanno annunciato Parmalat e Galbani, aziende del Gruppo francese Lactalis, aderendo all'iniziativa anti-inflazione promossa dal ministro delle Imprese e del ade in Italy, Adolfo Urso, che partirà il primo ottobre e si concluderà il 31 dicembre 2023 per tutelare il potere d'acquisto degli italiani.
Prodotti a prezzi calmierati
L’iniziativa permetterà ai consumatori di poter acquistare alcuni prodotti delle marche del Gruppo Lactalis in Italia a prezzi calmierati. Tra i prodotti che vedranno una diminuzione di prezzo vi sono il latte Parmalat e Zymil, nei formati che beneficiano di una ampia distribuzione in tutta Italia e alcuni dei formaggi delle nostre più importante marche come Vallelata, Santa Lucia, Galbanino, Belpaese e Kraft (fettine).
Questo impegno si aggiunge ad una serie di azioni intraprese da Lactalis in Italia per sostenere i consumi delle famiglie e a contenere l'inflazione.
L'iniziativa anti-inflazione
«Ogni giorno lavoriamo – ha detto Maurizio Bassani, general manager di Parmalat –per portare il nostro latte, buono e sano, sulle tavole delle famiglie italiane. A fronte di una forte crescita dell’inflazione e dei costi delle materie prime che hanno avuto un importante impatto sulla sostenibilità economica della filiera agroalimentare, abbiamo deciso di impegnarci, dando un contributo concreto secondo quello che chiamiamo “approccio di filiera” che deve tenere conto del problema distribuendo le soluzioni all’interno dell’intero processo».
Come ha spiegato Antonio Lalanda, general manager di Galbani «La prima marca di formaggi italiani nel mondo, è pronta a offrire alle famiglie italiane alcuni dei suoi prodotti caseari più amati a prezzi calmierati. L’azienda è uno dei principali attori del mercato caseario con oltre 850 milioni di litri di latte lavorati ogni anno, e insieme a tutti gli attori della filiera agroalimentare, vuole garantire alle famiglie italiane il loro abituale livello di consumo consentendo così l’occupazione delle migliaia di lavoratori che questo settore impiega da nord a sud del nostro Paese».