Un miliardo per rafforzare l’agricoltura italiana: così il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a Palazzo Chigi, il 24 luglio, durante la conferenza stampa di presentazione del disegno di legge “Coltivaitalia”, collegato alla legge di bilancio.
E pare proprio che a favore di un particolare comparto della zootecnia, ossia la linea vacca vitello, vengano stanziati 300 milioni; almeno, così si legge all’articolo 3 dello schema del disegno di legge. Il cui titolo è proprio questo: “Art. 3 (Linea vacca-vitello)”.
Il Piano, dice il Masaf, “con uno stanziamento complessivo di un miliardo di euro, distribuito nel periodo 2026-2028, mira a rafforzare l’autonomia produttiva dell’agricoltura italiana, sostenendo in modo strutturale i settori chiave e valorizzando le filiere agroalimentari del Paese”.
Passando invece ai fondi previsti da Coltivaitalia per la linea vacca vitello, in conferenza stampa sono stati richiamati così: “Allevamento Italia: 300 milioni di euro per l’allevamento italiano, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle importazioni e rafforzare la produzione di carne bovina nazionale e la linea vacca-vitello”.
Comunque, per approfondire la questione:
- riportiamo qui lo schema del disegno di legge in formato pdf;
- riportiamo anche il link (diffuso dallo stesso Masaf) del video della conferenza stampa: https://youtu.be/hGc9EVJGGZo ;
- riassumiamo qui di seguito, in corsivo, il testo dello stesso articolo 3.
Art. 3 (Linea vacca-vitello)
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Al fine di incrementare la produzione di carne bovina da allevamenti situati sul territorio nazionale, di sostenere l’aggregazione e l’organizzazione economica degli allevamenti zootecnici e della filiera di produzione della carne bovina e di valorizzare i contratti di filiera nel comparto zootecnico, in particolare per la linea vacca-vitello, agli imprenditori agricoli singoli o associati che abbiano sottoscritto un accordo o un contratto di filiera per la produzione di carne bovina, che includa, oltre alla fase dell’allevamento, almeno un’altra fase della filiera, sono concessi contributi per investimenti finalizzati a:
a) l’acquisto di manze iscritte a libri genealogici in programmi genetici di selezione con orientamento alla carne o alla duplice attitudine carne-latte, o l’allevamento per un periodo minimo di 24 mesi di bovini riproduttori di sesso femminile iscritti ai libri genealogici in programmi genetici di selezione con orientamento alla carne o alla duplice attitudine carne-latte, con l’obiettivo di incrementare la consistenza aziendale di vacche nutrici per la produzione di ristalli da ingrasso;
b) la produzione di vitelli ottenuti dall’incrocio tra bovine di razze da latte o a duplice attitudine con tori di razze specializzate per la produzione di carne anche mediante l’uso di seme sessato di tori che soddisfano il requisito minimo dell’incremento di capi in misura pari o superiore al 40 per cento sul numero di parti rispetto a quelli dell’anno precedente alla domanda in misura;
c) lo svezzamento e l’accrescimento del vitello da 60 a 200 kg con una permanenza in stalla di almeno 6 mesi;
d) l’accrescimento del bovino da 200 a 500 kg con una permanenza in stalla minima di 12 mesi. - Con decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (…) sono stabilite le condizioni, le modalità e le procedure per la concessione dei contributi, nonché l’entità degli stessi per ciascuno dei partecipanti alla filiera nel rispetto della ripartizione del 70 per cento del contributo a favore della filiera orientata alla carne e del 30 per cento a favore della filiera a duplice attitudine carne-latte.
- I contributi del presente articolo sono concessi nel rispetto delle disposizioni stabilite (dalle norme Ue relative) all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea agli aiuti de minimis.
- Per le finalità di cui al comma 1 è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2026, 50 milioni di euro per l’anno 2027 e 200 milioni di euro per l’anno 2028.
- Agli oneri derivanti dal presente articolo (…) si provvede a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione – programmazione 2021-2027 (…).